La luce in fondo al tunnel di Solbiate Olona
Mentre sulla prosecuzione dell'opera resta qualche nube l'abbattimento dell'ultimo diaframma di roccia della galleria naturale tra Fagnano e Solbiate è motivo di grande festa per tutti i lavoratori e per i residenti
Pedemontana vede la luce in fondo al tunnel, almeno per quanto riguarda quello che è stato scavato sotto le case dei cittadini di Solbiate Olona che per quasi due anni hanno tenuto botta mentre sotto i loro piedi si scavava il traforo a doppia canna dell’autostrada Varese-Bergamo. La cerimonia dell’ultimo colpo di benna al sottile strato di roccia rimasto si è svlta questa mattina, lunedì, alla presenza del nuovo assessore regionale alle infrastrutture Maurizio Del Tenno che, per l’occasione, ha voluto anche provare il mezzo che ha dato l’ultima picconata al diaframma di terra e cemento che separava la galleria dalla valle Olona.
Alle 12,30 il primo raggio di luce ha invaso la galleria e le centinaia di persone presenti per questo traguardo importante hanno applaudito all’abilità del giovane operaio di 23 anni Rimbaldi che con grande padronanza ha aperto il varco. Un "olè" da parte degli operai e dei tecnici, un apllauso e il brindisi con una magnum di prosecco per sancire l’importante obiettivo centrato. «E’ la mia prima visita ai cantieri di Pedemontana – ha detto l’assessore che ha raccolto l’eredità di Raffaele Cattaneo – siamo determinati a portare a termine quest’opera come e più di prima». L’assessore non si è sbilanciato sui dati economici dell’opera: «Ho bisogno ancora di qualche settimana per prendere visione di tutto ma sono certo che Pedemontana è un’opera strategica che va conclusa».
Il più felice di tutti era il presidente di Pedemontana Salvatore Lombardo che ha ringraziato i lavoratori e la società che sta eseguendo, Pedelombarda: «Il mio primo grazie va a tutti voi – ha detto Lombardo che ha anche ricordato l’operaio deceduto nel tunnel di Gazzada – insisterò sempre sulla questione sicurezza perchè quest’opera deve portare solo benefici sia a chi vi lavora, circa 1500 operai, che a chi la userà. Questa grande opera sarà un volano per l’economia in difficoltà». Lombardo si è anche soffermato sulla situazione economico-finanziaria dell’opera: «Non nascondiamo le difficoltà che abbiamo incontrato e che ancora non abbiamo superato del tutto ma ero e resto fiducioso – ha detto – prima di tutto perchè siamo riusciti, grazie ad un lavoro incessante, a perfezionare questa fase delicata portando a casa l’obiettivo di aumentare il contributo pubblico dal 35% all’80 per il primo lotto. Su questa tratta siamo al 70% di completamento e sono certo che entro Natale avremo il tratto Cassano Magnago-Lomazzo aperto alle auto».
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