La stazione rimessa “a nuovo” dimentica le bici
Centostazioni ha ristrutturato il passaggio sotterraneo e l'accesso ai binari. Ma Amicinbici di Cardano segnala la scomparsa delle "canaline" che aiutavano i pedalatori a far salire le bici fino alle banchine
La stazione di Gallarate diventa più luminosa e pulita, ma dimentica le biciclette. Una dimenticanza forse momentanea, ma che non fa piacere a chi – per turismo o nella vita di tutti i giorni – porta su e giù dal treno la propria fida due ruote. La segnalazione arriva da Luigi Iametti, presidente di Amicinbici, l’associazione dei pedalatori di Cardano al Campo: «Giovedi 25 aprile, abbiamo deciso di fare una gita in bici sulla nuova ciclabile di Laveno-Cittiglio e poi sino a Luino. Come spesso avviene, abbiamo utilizzato la modalità treno con bici al seguito per raggiungere Laveno» racconta. «La sorpresa più sgradita è stata quando, arrivati alle rampe della scale per accedere ai binari , non abbiamo trovato le comodissime canaline per la salita e discesa delle bici al piano dei binari, canaline che erano installate da tempo ed adesso scomparse». Le canaline di plastica per agevolare i movimenti della bici spinta a mano sono un accorgimento piccolo ma utile, per muoversi in stazione senza troppi sforzi e senza sporcarsi (come avviene talvolta quando ci si deve "mettere in spalla" la bici): in passato Legambiente aveva considerato questi "accessori" come dotazione fondamentale, nel suo censimento delle stazioni FS. Ora Amicinbici- FIAB di Cardano chiede alla direzione delle ferrovie di ripristinarle anche alla stazione di Gallarate.
Per il resto, c’è da dire che il recupero del sottopassaggio ha avuto un bell’effetto, ora che è completo: più luminoso, più ampio e meno sporco, il sottopasso verso i binari è tornato ad essere anche luogo di transito per pedoni diretti al quartiere di Sciarè (dove c’è anche un parcheggio coperto per le bici e dove c’è il parcheggio "del Fare"). Meno incoraggiante invece la situazione sul lato di Piazza Giovanni XXIII: nei giorni scorsi avevamo documentato la grande affluenza di biciclette nei giorni primaverili finalmente caldi, ma anche la mancanza di punti di parcheggio adatti, con i ciclisti sempre costretti a legare le bici in spazi di fortuna.
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