Piacenza sul tetto d’Italia

La Rebecchi Nordmeccanica vince il suo primo titolo nazionale battendo Conegliano per 3-1 in gara 4. Lucia Bosetti grande protagonista della serie, Meijners top scorer. Le venete, prive di Nikolova, escono tra gli applausi del Palaverde

Per la prima volta nella sua storia la Rebecchi Nordmeccanica è campione d’Italia: le piacentine hanno conquistato lo scudetto espugnando il Palaverde di Treviso in gara 4, per la seconda volta nella serie decisiva contro l’Imoco Conegliano. La finale del campionato è stata contraddistinta dalle strepitose rimonte delle emiliane (foto Rubin/LVF), che per tre volte consecutive hanno recuperato dallo 0-2, aggiudicandosi gara 1 e gara 2 per poi arrendersi al fotofinish in gara 3. Questa volta non è servito il tie break per assegnare il titolo nazionale: Conegliano, priva di Nikolova (dito fratturato nel precedente match) e riproposta da Gaspari in formazione di emergenza con Calloni opposto, è stata costretta a cedere con il punteggio di 1-3, uscendo però tra gli applausi dei 5500 sostenitori di casa.

Primi due set a senso unico a favore di Piacenza: Meijners e Bosetti trascinano subito le ospiti al 4-8, Turlea attacca per il 7-15 e poi allunga addirittura fino all’8-22, chiudendo il primo parziale sul 10-25. Nel secondo set sale in cattedra anche Guiggi (7-13), Leggeri conferma il dominio delle emiliane per il 10-20 e ancora Meijners chiude la pratica. Conegliano non è ancora morta e nel terzo set risale dal 9-11 al 16-14, poi con il muro di Calloni si porta avanti 21-18; ancora Calloni con un ace firma il 24-21 e il mani-fuori di Barcellini manda le squadre al quarto set. Qui, però, il dominio della Rebecchi ricomincia: 0-4, 4-10, 5-15. Conegliano non ha più forze per reagire, Guiggi piazza l’ace del 6-19 e Lucia Bosetti con un altro servizio vincente sigla il 9-25 che fa esplodere la festa.

Per la schiacciatrice albizzatese è il secondo tricolore dopo quello conquistato con Bergamo nel 2011; ma grandi protagoniste della serie e della stagione sono anche la sorpresa Meijners e l’inossidabile Turlea, entrambe ex bustocche, le centrali Guiggi (arrivata da Chieri a stagione in corso) e Leggeri, la palleggiatrice Ferretti. E poi Gianni Caprara, che aveva iniziato la stagione sulla panchina di Villa Cortese e l’ha conclusa in Emilia con un ruolino di marcia pressoché perfetto: solo una sconfitta (proprio quella casalinga in gara 3), uno scudetto e una Coppa Italia in bacheca, più la finale di Challenge Cup.

Imoco Conegliano-Rebecchi Nordmeccanica Piacenza 1-3 (10-25, 12-25, 25-22, 9-25)
Conegliano:
Agostinetto ne, Maruotti, Fiorin 8, Daminato, Camera, Zanotto 4, Rossetto (L), Calloni 11, Crozzolin 4, Barcellini 14, Barazza 5. All. Gaspari.
Piacenza: Valeriano, Leggeri 14, Turlea 19, Meijners 22, Secolo, Nicolini ne, Ferretti, Sansonna (L), Guiggi 11, Radenkovic, Bosetti 19. All. Caprara.
Arbitri: Luca Sobrero e Fabrizio Padoan.
Note: Spettatori 5500. Conegliano: battute vincenti 3, battute sbagliate 3, attacco 34%, ricezione 79%-47%, muri 5, errori 12. Piacenza: battute vincenti 4, battute sbagliate 4, attacco 57%, ricezione 80%-38%, muri 15, errori 10.

Finale scudetto
Gara 1: Conegliano-Piacenza 2-3 (25-22, 25-21, 15-25, 16-25, 8-15)
Gara 2: Piacenza-Conegliano 3-2 (22-25, 16-25, 25-16, 25-21, 17-15)
Gara 3: Piacenza-Conegliano 2-3 (21-25, 19-25, 25-14, 25-16, 12-15)

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Pubblicato il 12 Maggio 2013
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