Paola Reguzzoni: “Attaccate Agesp Servizi per attaccare me”
La presidente di Agesp Servizi di fronte alla commissione partecipate non le manda a dire. Dal Pd fuoco di fila sui risultati non brillanti della società di servizi: "E' il secondo bilancio in passivo che presentate, dove sta il risparmio?"
«Sono la presidente di una società del Comune, non accetto attacchi di tipo politico». Paola Reguzzoni si difende davanti alla commissione sulle società partecipate che ha affrontato, ieri 27 giugno, il nodo della riorganizzazione delle società Agesp e del personale comunale. Due temi molto caldi sui quali l’opposizione non ha voluto fare sconti attaccando la gestione degli ultimi anni, in particolare sulla questione delle società partecipate. La relazione del sindaco Farioli ha toccato i temi del documento di Ferragosto 2012, quando per la prima volta vennero annunciate modifiche all’assetto generale ma secondo l’opposizione, Verga e Mariani del Pd i più aggueriti, la situazione è chiara: «Abbiamo un bilancio in passivo da due anni – attacca Verga – com’è possibile parlare di risultati positivi con un passivo di 1,6 milioni di euro. Dite che avete riorganizzato, ridotto ma io vedo cifre assurde come i 613 mila euro spesi in un anno per l’istruzione assistenza nuoto, 345 mila euro di consulenze».
Immediata la risposta di Paola Reguzzoni, presidente di Agesp Servizi che è la società in passivo: «Sono attacchi politici strumentali – ha asserito – abbiamo ridotto il personale della servizi da 120 a 86 dipendenti, le consulenze di cui parla Verga contengono anche la progettazione interna che, in realtà, fa risparmiare un sacco di soldi e il passivo è dovuto ai servizi che storicamente sono in perdita, come ad esempio la piscina Manara. Anche sugli stipendi abbiamo ottenuto una diminuzione di un terzo da 6 milioni a 4,2». Proprio per questo, infatti, Agesp Servizi sta cercando di esternalizzare gli impianti sportivi per alleggerire quel passivo che da due anni di ripete e che anche quest’anno non permette alla società di avere una buona performance economica. Mariani replica: «Perchè ci date i numeri adesso? – chiede – perchè tutta questa segretezza? Nel 2011 ci avete venduto Agesp Srl come la panacea che avrebbe fatto diminuire i costi a carico del Comune ma questa diminuzione non la vediamo. Se poi un passivo da 1,6 milioni di euro è un buon risultato, ditelo voi. Dal nostro punto di vista sono stati disattesi gli obiettivi politici indicati dal sindaco». Fatto sta che, effettivamente, l’atto di indirizzo politico della riorganizzazione non c’è ancora, Farioli ha fatto mettere a verbale che «entro luglio sarà pronto il documento per la riorganizzazione che verrà discusso in commissione e in consiglio comunale» e i consiglieri d’opposizione lo attendono al varco.
Il consigliere delegato Mario Cislaghi, a seguire, ha illustrato il risultato del lavoro di riorganizzazione del personale del Comune: «La Corte dei Conti ci impone di contare insieme sia i dipendenti diretti del Comune, sia quelli delle società comunali. In tutto sono 753, dei quali 444 direttamente assunti dall’amministrazione e 309 dalle società partecipate».
Cislaghi ha spiegato che sono stati completati gli organici dell’ufficio anagrafe e tributi, i due settori in maggiore sofferenza, anche se le tensioni sindacali sugli orari d’apertura. Sono stati anche cambiati dirigente e funzionari all’ufficio tributi. Il consigliere ha confermato l’impossibilità di fare assunzioni anche nel 2013 ma ha sottolineato come si siano sfruttati tutti gli strumenti possibili per assumere alcuni cassintegrati che possono fare 20 ore massimo. E’ stata inoltre annunciata la volontà, da settembre, di riportare tutti i servizi al cittadino al piano terra di Palazzo Gilardoni per il quale partirà una ristrutturazione. Cislaghi ha anche fornito tutta una serie di dati sul rapporto tra bilancio e stipendi dei dipendenti, tenuto conto anche delle differenti forme di contrattualizzazione tra il Comune e Agesp. I dati sono stati richiesti in forma cartacea dai consiglieri del Pd che – da parte loro – si sono riservati una migliore valutazione in una prossima commissione.
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