Concorso presidi: tutto da rifare
A un anno dall'inizio dell'iter giudiziario, il Consiglio di Stato ha ordinato di imbustare nuovamente tutte le prove e ripartire con la correzione. Furibondi gli idonei: "chiederemo i danni"
Pioggia fredda, anzi, gelida sui 406 presidi vincitori di concorso e in attesa di nomina in Regione Lombardia. A esattamente un anno dall’inizio della loro vicenda giudiziaria, si ritrovano allo stesso punto. Il Consiglio di Stato, infatti, ha deciso di annullare la correzione delle prove scritte. Tutti i testi, di tutti i 996 candidati, verranno reimbustati ( in plichi completamente anonimi) e si comincerà una nuova correzione. Una decisione che ha lasciato tutti increduli: « Siamo furibondi ed esterrefatti – spiega la Prof. sa Maria Emilia Gibellini, una delle portavoci dei "presidi sospesi" – È una decisione che nessuno si aspettava, anche perché la nomina di un perito che analizzasse la tutela della privacy avrebbe dovuto portare la questione su un piano pratico. Invece i giudici hanno deciso in base all’idea astratta. Dato, però, che la stessa sentenza specifica che non c’è stato alcun comportamento fraudolento da parte nostra, stiamo valutando l’ipotesi, con i nostri legali, di fare causa all’ìAmministrazione per un ingente risarcimento dei danni».
Cosa succederà ora non è del tutto chiaro: alcuni candidati hanno presentato ricorso al Tar e le loro prove potrebbero risultate inficiate da segni: « Siamo in attesa di capire cosa succederà – spiega il dirigente scolastico territoriale Claudio Merletti – Sicuramente a settembre dovremo ricorrere alle reggenze. L’80% della scuole, ormai, condivide il preside. È una situazione drammatica che si aggrava leggermente per l’ulteriore pensionamento di qualche dirigente. Certo, probabilmente sarà un incarico "in attesa dell’avente diritto" ma quanto siano lunghi i tempi è ancora difficile da definire».
Sul futuro di questi posti vacanti interviene anche l’assessore regionale Valentina Aprea che ha negato l’assegnazione dei posti ad altri vincitori fuori regione
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