Il Cardinale Tettamanzi inaugura i restauri della chiesa parrocchiale
L’arcivescovo emerito di Milano ha celebrato la S. Messa nella chiesa costruita fra il XI ed il XII sec
Una domenica speciale per la comunità religiosa di Porto Valtravaglia che domenica 21 luglio ha ricevuto la visita del card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano in occasione dell’inaugurazione degli avvenuti restauri della chiesa parrocchiale. Tettamanzi ha celebrato la S. Messa anche ricordando il giorno dell’antica consacrazione della chiesa stessa avvenuta appunto il 21 luglio 1581 per mano di san Carlo Borromeo.
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Il restauro è ormai quasi concluso e si aspettava la concomitanza della data per dare solennità e memoria a questa chiesa che, dal XII secolo, è il luogo della comunità di Porto. La costruzione originaria ha subito importanti trasformazioni nel tempo. Costruita fra il XI ed il XII sec. era ad una sola navata ed in stile romanico. Gli archetti scoperti nel corso del rifacimento della copertura nel 1979 ne danno testimonianza.
Verso la fine del 1400 la chiesa fu ampliata demolendo la vecchia facciata e allungando la navata, e di quegli anni è l’affresco di S. Rocco sulla controfacciata (datato 1524) fatto "devotamente" realizzare da Bernardino e Giovanni figli di Minetti Erminio. L’affresco è attribuito alla scuola milanese del Borgognone.
La facciata fu ultimata verso il 1664 (data incisa all’esterno della facciata stessa) quando probabilmente furono realizzate anche le due navate laterali, demolendo le pareti della chiesa per ricavarne gli arconi sostenuti da pilastri. L’antico altare in legno fu sostituito verso la fine del 1800 – primi del 1900 dall’attuale, mantenendo però la stessa mensa consacrata da s. Carlo e poi dal card. Schuster (come attesta la scritta incisa sul contorno della mensa stessa).
E’ ora in corso la ripulitura ed il recupero della cupola dell’altare della Madonna, dove sono raffigurati uno stuolo di angeli musicanti.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato anche i restauratori (Restauri San Gregorio di Busto Arsizio) e l’architetto Luca Arrigoni che ha seguito tutte le fasi del restauro stesso.
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