L’allarme dei ricercatori: l’invasione dello scoiattolo grigio è cominciata

Avvistato in viale Europa un esemplare di roditore proveniente dal Nord America che mette a rischio la presenza della specie autoctona. L’appello ai cittadini: “Segnalate la presenza dell’alieno”

scoiattolo grigioCari varesini, l’invasore è arrivato: si chiama scoiattolo grigio. L’allarme in questi giorni è stato lanciato da alcuni ricercatori dell’Università dell’Insubria che si occupano di queste specie e che da tempo hanno partecipato a studi sulla diffusione di questi roditori. 
Varese non rimarrà a lungo ospitale per lo scoiattolo rosso, dato che lungo Viale Europa è stato ritrovato un esemplare di scoiattolo grigio, fattore che potrebbe indicare la presenza di un nucleo già ben radicato di questa specie introdotta artificialmente dall’uomo e che rappresenta un grave pericolo per la sopravvivenza dello scoiattolo rosso autoctono.
La scomparsa dello scoiattolo comune europeo, meglio noto come scoiattolo rosso, un roditore tipico degli ambienti forestali italiani ed europei, l’unica specie di scoiattolo arboricolo nativo presente in Italia, è già in atto in Piemonte dove lo scoiattolo grigio, introdotto in Piemonte circa 60 anni fa, sta completamente soppiantando la specie originaria” dice Adriano Martinoli, ricercatore dell’Università dell’Insubria ed esperto di conservazione della fauna.
Lo scoiattolo grigio è stato introdotto dall’uomo in Gran Bretagna e Irlanda già nella seconda metà del 1800. In Gran Bretagna lo scoiattolo grigio ha colonizzato gran parte dell’Inghilterra e del Galles e si sta ora diffondendo in Scozia: contemporaneamente lo scoiattolo rosso si è estinto in gran parte delle aree di presenza del grigio. Lo stesso fenomeno si sta verificando in Irlanda e in Piemonte.
scoiattolo“La competizione tra le due specie è soprattutto di tipo alimentare” racconta Sandro Bertolino dell’Università di Torino e Project Manager del Progetto europeo EC-SQUARE per la salvaguardia dello scoiattolo rosso, coordinato da Regione Lombardia. “Gli scoiattoli grigi americani mangiano ghiande (i semi delle querce) in quantità decisamente maggiore rispetto agli scoiattoli rossi e riescono a trovare e consumare parte delle riserve di semi (fino al 50%) che gli scoiattoli rossi preparano per l’inverno. La sottrazione di risorse alimentari da parte dello scoiattolo grigio fa sì che lo scoiattolo rosso si riproduca con maggiore difficoltà, che i giovani crescano meno e abbiano più probabilità di morire nel primo anno di vita: tutto questo determina in pochi anni il declino della popolazione e l’estinzione locale dello scoiattolo rosso”.
In Italia lo scoiattolo grigio è presente con diverse popolazioni in Piemonte, Lombardia, Liguria e Umbria. Le capacità di espansione della specie introdotta potrebbero causarne l’ingresso in Francia e Svizzera entro poche decine di anni, provocando un vero e proprio “incidente internazionale” e ponendo il nostro Paese in una situazione imbarazzante, figurando che non sia in grado di intervenire adeguatamente per la tutela del nostro patrimonio faunistico e ambientale!
La competizione tra la specie americana introdotta e il nostro scoiattolo rosso è uno dei molti esempi degli effetti negativi causati dell’introduzione di specie da parte dell’uomo. “Questo fenomeno globale sta modificando drasticamente gli ecosistemi della Terra, tanto che è diventato una delle maggiori minacce alla biodiversità. Per questo, il contrasto alle introduzioni è considerata una delle misure più urgenti per salvaguardare la diversità biologica globale” commenta Piero Genovesi dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e coordinatore dell’Invasive Species Specialist Group dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura.
Adriano Martinoli sottolinea che anche i cittadini varesini – sulla scorta delle “alleanze” virtuose già sperimentate all’estero, in particolare nei paesi anglosassoni, nei quali l’approccio “citizen science”, ossia la partecipazione del pubblico nella ricerca scientifica ha fornito ottimi risultati per l’incremento diffuso delle conoscenze –  possono partecipare attivamente alla tutela dello scoiattolo autoctono, segnalando prontamente al Nucleo Faunistico della Provincia di Varese oppure on-line sul sito http://www.rossoscoiattolo.eu/contattaci eventuali presenze della specie alloctona nordamericana, indicando con precisione il sito di avvistamento, la data ed eventualmente allegando una foto dell’animale.
Lo scoiattolo rosso può ancora essere salvato nel nostro Paese, ma occorre, oltre che conservare adeguatamente gli habitat boschivi, fermare l’espansione della specie americana. È quello che le autorità locali con l’aiuto dei ricercatori, del Ministero dell’Ambiente e della Commissione Europea stanno cercando di fare grazie a un progetto LIFE (Sito RossoScoiattolo del progetto LIFE EC-SQUARE).

Leggi anche: Yankee go home, "Salvate lo scoiattolo rosso"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2013
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