“Montare un aereo non è come montare un cancello”
Il coordinamento della Uilm rsu di Alenia Aermacchi contesta la presenza di troppi interinali. «Per formare un buon tecnico montatore ci vogliono anni . Una volta ci pensava la scuola interna all'azienda»
«Per formare un montatore o un tecnico strutturista di un certo livello che si possa permettere di riparare un aeromobile, ci vogliono anni. Gli interinali rumeni che arrivano oggi in azienda, salvo qualche rara eccezione, non sanno tenere in mano nemmeno un trapano». Antonio Ruggero Conti, coordinatore Uilm della rsu Alenia Aermacchi, è convinto che l’aver attivato l’osservatorio regionale per l’azienda di Venegono era l’unico modo per permettere ai sindacati di vederci chiaro in una situazione che chiara non è.
«Doveva essere una situazione temporanea – continua Conti – invece va avanti da troppo tempo e da situazione congiunturale è diventata situazione strutturale. Ma qui mica facciamo cancelli o bulloni, con tutto il rispetto per chi li produce. Qui si fanno lavorazioni ad alta professionalità e se sbagli a forare una lamiera o a vitare un bullone diventa un grande problema per tutti».
I lavoratori interinali vengono affiancati nelle varie fasi di lavorazione sia sulle linee militari che su quelle civili con notevole disagio dei dipendenti, disagio che nei giorni scorsi è sfociato in uno sciopero e in un corteo interno all’azienda. «Fino a che Berta filava – conclude Giorgio Zito del coordinamento Uilm – c’era una scuola interna dove si spiegava e si insegnava ai ragazzi che uscivano dalle professionali il lavoro. La formazione è importante per l’azienda perché la persona che tu allevi oggi, un domani sarà quella figura professionale che puo’ dare un valore aggiunto al prodotto».
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