Papa Wojtyla “andrà in visita” ai carcerati di Varese

Le reliquie del Papa che sta per diventare santo, che saranno a Varese dal 25 novembre all'1 dicembre entreranno anche ai Miogni, dopo essere state dalle suore Romite e alla cappella del nuovo ospedale

Sarà quasi una visita pastorale quella che la reliquia di Giovanni Paolo II, papa Wojtyla, farà nella città di Varese: oltre all’esposizione dell’ampolla che contiene il sangue prelevato al momento della sua morte nella Basilica di san Vittore per il periodo dal 25 novembre al 1° dicembre, i “sacri resti” di Carol Wojtyla andranno in missione in altri punti della città, particolarmente significativi.  «Come avrebbe fatto lui da vivo» spiega monsignor Gilberto Donnini, “padrone di casa” della visita, che ha spiegato il programma di massima della settimana insieme agli altri organizzatori.  E come gli era proprio, Giovanni Paolo II andrà in luoghi ad alto tasso di sofferenza, ma anche di preghiera e di speranza: passerà una notte al sacro Monte, presso il monastero delle Romite Ambrosiane (cioè le suore di clausura), poi verrà portata alla cappella dell’ospedale di Varese, una delle tre parrocchie ospedaliere della regione, e infine, prima di andarsene, farà visita alle persone in carcere «Come avveniva spesso, a margine dei suoi viaggi» precisa don Marco Casale

«È un dono preziosissimo accogliere nella nostra città la reliquia di Giovanni Paolo II – spiega monsignor Gilberto Donnini, prevosto di Varese – Un dono che conclude l’anno della fede dandoci l’occasione di metterci in ascolto, con rinnovata disponibilità di cuore, della sua testimonianza di fede». All’evento partecipa a suo modo anche la città: «Saranno momenti di forte intensità, confermando quanto la memoria del Beato Karol Wojtyla sia ancora fortemente radicata nella gente – dichiara il sindaco di Varese, Attilio Fontana – L’amministrazione comunale collaborerà con la Parrocchia per l’organizzazione degli eventi, avendo dato anche il patrocinio ufficiale».

Manifestazioni collaterali

La settimana, promossa dalla Basilica di san Vittore e dal Decanato di Varese, con il patrocinio del Comune di Varese e la collaborazione della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte e di molti Movimenti e Associazioni della città, avrà diversi momenti di riflessione: innanzitutto dal 24 novembre al 2 dicembre la mostra nel Battistero di san Giovanni, dal titolo “Giovanni Paolo II – Il papa che ha cambiato la storia” che, in un percorso di 19 tappe, racconta la figura del pontefice.

Inoltre è in programma, per il 27 novembre alle 21 in basilica, il concerto-spettacolo “Un uomo in cammino. Viaggio tra le opere letterarie di Karol Wojtyla”, promosso dalla Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte. La serata, per voce recitante e coro, ripropone il cammino umano di Giovanni Paolo II, attraverso la lettura di pagine poetiche e teatrali tratte dalle opere di Karol Wojtyla e l’esecuzione di brani musicali corali.

Come “tappa di avvicinamento” il 27 ottobre all’Apollonio, anche la Caritas organizza uno spettacolo teatrale: “Ti presento Lolek” biografia di Giovanni Paolo II raccontata da una bambina,. L’incasso verrà devoluto alle opere caritative della Caritas: la mensa dei poveri, la casa san Carlo e la mensa via Luini.

Mentre il 23 novembre alle 21 al salone dell’oratorio femminile di Malnate, in collaborazione con la parrocchia di San Martino e l’associazione "La Finestra" è prevista la visione del film "La bottega dell’orefice”.

Anche due convegni sono organizzati, dal Movimento per la Vita, nei giorni di presenza della reliquia: il 27 novembre alle 10.00 nell’aula Pigionatti del Collegio De Filippi si terrà "Evangelium vitae,la grande strategia della vita: come la scienza prenatale si oppone alla cultura dello scarto". Dove il professor Giuseppe Noia, primario ginecologia del policlinico "A.Gemelli", racconterà il suo punto di vista sull’enciclica di Papa Wojtila che affronta la vita.
Giovedì 28 novembre alle 21.00 (ma data e ora sono ancora da confermare) “L’azione del Diavolo e la crisi della fede nel Magistero, dal beato Giovanni Paolo II a Papa Francesco".
A parlarne il professor Massimo Introvigne, Direttore del Cesnur.

Cosa sarà esposto
Il reliquiario contiene l’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo, prelevato il 2 aprile 2005, giorno della sua morte. Il Cardinale di Cracovia Stanislaw Dziwisz, già segretario personale di Karol Wojtyla, racconta così quest’opera: «lo scultore trevigiano Carlo Balljana ha realizzato il reliquiario dopo aver partecipato ai funerali del Santo Padre. Il reliquiario riprende la scena dei funerali dove sulla sua bara era stato deposto il Vangelo aperto. Improvvisamente un forte vento sul sagrato di san Pietro prima cominciò a sfogliare poi a chiudere il Libro come se chiudesse una tappa della evangelizzazione del grande Pontefice. Quel Vangelo ora è riaperto per dire che la testimonianza del Vangelo, che Giovanni Paolo II ha incarnato, continua a parlare al cuore degli uomini».
Durante le celebrazioni in basilica verrà inoltre utilizzato l’Evangeliario per le solennità cristiane, copia di quello posto sulla bara di Wojtyla, donato alla biblioteca prepositurale di San Vittore dal varesino monsignor Pasquale Macchi, già segretario particolare di papa Paolo VI, nonché artefice della visita di Giovanni Paolo II a Varese il 2 novembre 1984.

Per chi vuole fare visita alla reliquia
La reliquia stazionerà al centro dell’altare della basilica di san Vittore per tutta la durata della manifestazione. Al termine delle celebrazioni sarà possibile sostare in preghiera di fronte alla reliquia. Inoltre, solo al termine delle celebrazioni eucaristiche, i fedeli potranno ordinatamente seguire il percorso approntato per la sicurezza, avvicinarsi e baciarla. Per permettere l’afflusso di pellegrini e devoti la basilica rimarrà aperta dalle 6.30 alle 23.30 tutti i giorni.

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Pubblicato il 26 Settembre 2013
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