Siglato un accordo per migliorare il pronto soccorso
L'azienda ospedaliera ha stilato un'intesa in 9 punti per cercare di rendere più veloci i ricoveri e le visite nel reparto più in "prima linea" dell'ospedale
Un accordo in nove punti. E’ il risultato della mediazione tra azienda e sindacati, per cercare di risolvere il problema del pronto soccorso ingolfato. Il protocollo è stato siglato oggi dal dg Callisto Bravi e dai rappresentanti sindacali della rsu, ma sarà materialmente firmato giovedì. Ecco alcune delle misure messe in campo: ogni giorno entro l’una si devono spostare nei reparti almeno 15 pazienti ai quali sia stato ordinato il ricovero; i pazienti provenienti da Luino o Cittiglio che sono a Varese per tac o risonanze dovranno andare direttamente a fare le analisi preposte senza sostare in pronto soccorso; gli elettrocardiogrammi saranno inviati per via telematica e non con l’infermiere in modo da non togliere forza lavoro al pronto soccorso; i pazienti dimessi in mattinata saranno spostati subito in una “descharge room” in attesa che i parenti li vengano a prendere liberando così subito i posti letto. «Queste e le altre misure che domani saranno sottoscritte – spiega il direttore generale dell’azienda ospedaliera Callisto Bravi – dovranno essere sottoposte, ogni 15 giorni, a una costante verifica della loro applicazione, e a un lavoro culturale che aiuti gli operatori ad assimilarle meglio. I sindacati sono tuttavia concordi nell’affermare che la risposta data quotidianamente ai pazienti è adeguata. In realtà vi sono aree che sono più in sofferenza rispetto al pronto soccorso, ma questo non vuol dire che non si debba cercare di migliorare». Nel pomeriggio il direttore generale ha incontrato il sindacato Usb: «I rappresentanti ci hanno detto di aver avuto il mandato, dai lavoratori, per chiedere l’aumento di 20 posti letto – spiega ancora il direttore generale – però non si può fare. Non abbiamo i poteri necessari, in questo momento, per chiedere alla regione una variazione. Abbiamo quindi respinto la richiesta, e ho inviato il verbale della seduta al prefetto, che, una volta fallito questo tentativo di raffreddamento della vertenza, dovrà tentare una conciliazione rispetto allo stato di agitazione annunciato da Usb».
L’ospedale di Varese (Presidio Macchi) è accreditato per 620 posti letto e lunedì tornerà a pieno regime, con la riattivazione dei 100 posti che erano stati temporaneamente tolti nel periodo estivo. La settimana scorsa un gruppo di infermieri del pronto soccorso, per sollecitare un intervento, si era rivolto a un avvocato (bypassando i sindacati), minacciando esposti legali sul problema del sovraffollamento.
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