Destra Nuova mette radici nel PdL
Gli ex An puntano a rafforzare la cosiddetta "area laica" del partito, un po' sull'esempio di quanto fatto con l'elezione 2013. E intanto puntano anche a coinvolgere nelle loro fila gli stranieri diventati italiani
Mette radici il progetto di Destra Nuova, «comunità umana, non corrente» all’interno del PdL. L’ultimo incontro risale a qualche giorno fa, con alcuni amministratori di Gallarate, Ferno, Solbiate, Gorla oltre a diversi referenti di Cadrezzate, Osmate, Travedona Monate, Arsago Seprio, Saronno, Samarate, Castellanza, Cassano Magnago e Carnago. A guidare il gruppo ci sono i capofila Giuseppe De Bernardi Martignoni e Alessandro Bonfanti. «Destra Nuova è una comunità umana prima ancora che una componente politica» dice Martignoni. Un tentativo di «allargamento dell’area laica, dentro allo stesso percorso che ha portato ad eleggere Luca Marsico in Regione»: lo scorso inverno l’ala ex An varò infatti proprio una inedita alleanza con l’area laica ex Forza Italia, in provincia capeggiata da Nino Caianiello, per convergere su un unico obbiettivo.Il progetto di Destra Nuova guarda a Maurizio Gasparri come suo referente nazionale «sempre dentro al PdL», ribadisce Martignoni. Proprio Gasparri dovrebbe essere ospite – insieme a Mario Mantovani e Luca Marsico – di un convegno sulle attività, iniziative sociali, politiche e colturali di Destra Nuova nel varesotto, sostanzialmente come avvio ufficiale.
Dentro al progetto Destra Nuova, c’è anche una sottolineatura interessante, che dice forse come anche i "nuovi italiani" di origine straniera stiano progressivamente diventando una componente sociale interessante per tutte le forze politiche: nell’ultimo incontro preparatorio sono stati presentati dei nuovi cittadini italiani di origine pakistana e senegalese che hanno aderito al progetto Destra Nuova dentro al PdL. L’idea è che possano essere eletti dentro la nuova consulta per gli stranieri nata a Gallarate, che la Lega Nord ha contestato nel merito (non considerandola una priorità) e su cui invece il PdL ha condotto una battaglia diversa, per ottenere "quote" destinate all’opposizione. «È una scelta di democrazia – ribadisce Giuseppe De Bernardi Martignoni – lasciare spazio anche alle opposizioni, gli immigrati diventati italiani sono anche di destra».
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