Euroimpresa “accende” le buone idee con un concorso

Al via il bando che premierà le tre start up innovative che sapranno coniugare una buona idea con le esigenze dell'imprenditoria locale. Il premio? Servizi, una sede gratuita e imprenditori disposti a investire

E’ il momento delle buone idee, quelle che riescono a innovare e a integrarsi nel tessuto economico produttivo del territorio. In un momento di grande difficoltà per l’industria tradizionale c’è una realtà come Euroimpresa pronta ad accogliere nel proprio incubatore tre nuove realtà su cui puntare che risulteranno vincitrici del bando "Accendiamo le idee", grazie alla collaborazione con Confindustria Altomilanese, Liuc, Siamosoci, Innovhub e Ordine dei Commercialisti di Milano. Il bando per la partecipazione alla selezione di idee imprenditoriali innovative o si può scaricare sul sito di Euroimpresa dove sono ben spiegate anche tutte le caratteristiche che dovrà avere l’idea imprenditoriale per poter partecipare. 

Il direttore di Euroimpresa Silvia Pagani ha spiegato questa mattina, giovedì, l’iniziativa: «Da tempo lanciamo iniziative condivise con il tessuto imprenditoriale del territorio e così sono nate realtà come Energy cluster o lo sportello unico. I giovani imprenditori che vengono da noi chiedono comne riuscire a finanziare la propria start up e da qui nasce l’idea di selezionarequelle più innovative e premiarle con una rete di servizi che le metta in grado di passare alla messa in opera. Per questo abbiamo chiamato al tavolo le realtà migliori in fatto di servizi all’impresa. Una delle cause del loro insuccesso, infatti, è proprio la mancanza di un’adeguata rete pronta a sorreggerle in qualsiasi difficoltà. Nell’incubatore ci sono 200 mq disponibili da dividere tra le tre start up che verranno selezionate». Euroimpresa, dunque, metterà a disposizione una sede fisica arredata e gratuita per un anno.

Ilaria Bonetti di Innovhub, un’azienda speciale della Camera di Commercio di Milano che aiuta "stazioni sperimentali per l’industria", spiega il ruolo di questa realtà: «La divisione innovazione è stata coinvolta nell’iniziativa. Offriamo assistenza per le nuove tecnologie, proprietà intellettuale, partecipazione a programmi di finanziamento europei, valutazione e protezione brevetti – spiega – Saremo nella commissione che valuterà le idee e forniremo l’individuazione di partner all’estero, bandi regionali, del Ministero e dell’Unione Europea».  Andrea Pontani di Confindustria Altomilanese spiega il ruolo dell’associazione in questo bando: «Offriremo un’adesione gratuita all’associazione per due anni – e prosegue – erogheremo assistenza nelle diverse discipline della gestione aziendale come la consulenza in materia ambientale, finanziaria e manageriale. Daremo la possibilità di accedere ad un network di 500 imprese con le quali collaborare. Crediamo nelle start up innovative e nello scambio con le imprese tradizionali. Ci piace questo aspetto dell’innovazione calata nell’ambito industriale locale: quindi in particolare moda, chimica, meccanica strumentale ed energia». Samuele Astuti, del Labid Liuc, sottolinea l’esperienza dell’università castellanzese nel sostegno alle strat up: «Il nostro lavoro consiste nella definizione dei modelli di business – spiega, sottolineando i buoni risultati ottenuti nell’ambito delle start up nel settore mobile – daremo una mano agli imprenditori innovativi con le nostre competenze nell’ambito partendo dall’innovazione dei processi e dall’utilizzo delle nuove tecnologie per aumentare efficienza».

Dario Giudici, del sito web Siamosoci.it che permette agli investitori privati di investire in innovazione, sottolinea l’aspetto del procacciamento di capitali da investire: «Il nostro sito è diventato un punto di incontro riservato dove le start up e gli imprenditori tradizionali possono incontrarsi e discutere delle innovazioni per poi arrivare al finanziamento. Serve a superare problema delle risorse che sono l’ossigeno che fa funzionare le idee innovative – ovvero quello che manca attualmente con gli istituti di credito che hanno chiuso i rubinetti – Sopperisce alla mancanza delle banche che non danno credito alle nuove iniziative. Sono 1250 le start up che nell’ultimo anno e mezzo si sono iscritte al sito». Nell’ambito di questo concorso avranno un ruolo importante nell’accompagnamento alla creazione di un business plan per presentarsi agli imprenditori». Infine Aldo Mainini, dell’Ordine dei commercialisti di Milano, spiega il ruolo dei commercialisti: «Offriremo assistenza a queste tre realtà per dare una mano, gratuitamente, nell’elaborare il primo esercizio sociale». La selezione finale avverrà il 20 dicembre dunque se vi si è accesa la lampadina, è il momento buono di tirare fuori le vostre idee dal cassetto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Ottobre 2013
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