Il Varese spreca e il Padova non perdona
Risultato finale 3-2. La squadra di Sottili va in vantaggio per ben due volte con Pavoletti ma si fa raggiungere e superare. Baracani non fischia un rigore su Forte e Colombi para una conclusione a botta sicura di Calil. Prima vittoria del Padova in campionato
Il Varese va in vantaggio per ben due volte, ma viene prima raggiunto e poi superato dal Padova. La squadra di Sottili interrompe la sua serie positiva, nonostante una splendida doppietta di Pavoletti, che di testa vola più alto di tutti, e un primo tempo magistrale. I padroni di casa subiscono il gioco del Varese nei primi 45 minuti evidentemente condizionati dalla paura di sbagliare. La mano di Bortolo Mutti, al debutto sulla panchina del Padova dopo l’esonero di Marcolin, si è vista soprattutto nel secondo tempo quando con due cambi ha rivoluzionato il centrocampo dei veneti e cambiato volto all’incontro. Il punto di svolta della partita è stato all’inizio della ripresa quando il portiere Colombi ha annullato una conclusione di Calil destinata in rete (l’arbitro aveva già estratto il taccuino), e proprio quando sembrava cosa fatta per il Varese è rinato il Padova grazie all’inserimento di Ciano, entrato al posto di Ampuero, che ha messo in difficoltà l’esterno di sinistra biancrosso, liberato spazi per il talentuoso Pasquato e segnato un rigore, il tutto con la complicità di una difesa varesina che nel secondo tempo è apparsa a dir poco rilassata. Il Varese sul finale puo’ solo recriminare un rigore non fischiato a Forte dopo una strattonata in piena area ad opera di Laczko.
COLPO D’OCCHIO – Non c’è il grande pubblico all’Euganeo colpa del brutto avvio di campionato che relega la squadra allenata da Bortolo Mutti, al debutto sulla panchina, all’ultimo posto in classifica. Un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Lampedusa.
CALCIO D’INIZIO – Sottili schiera Calil come esterno di sinistra e Zecchin a destra, Damonte e Corti sulla mediana, a Lazaar preferisce Fiamozzi. Il Padova ritorna al 4-4-2 con il talentuoso Pasquato davanti a fare reparto con Melchiorri, al debutto in serie B. Ciano parte in panchina.
IL PRIMO TEMPO – Il Padova si vede dalle parti di Bressan solo al 19’ con una conclusione pericolosissima di Jelenic. Fino a quel momento è il Varese a comandare il gioco con almeno due occasioni da gol: la prima è di Rea che colpisce la traversa deviando di testa una punizione pennellata da Zecchin; la seconda è di Damonte che da buona posizione manda fuori. Il gol del Varese arriva al 26’ con Pavoletti che gira di testa un corner di Calil. Il Padova si rifà vivo dalle parti di Bressan con il debuttante Melchiorri che conclude centralmente. Sono solo le prove generali del gol perché l’attaccante segnerà al 31’ con una bella conclusione di testa. L’asse Zecchin-Pavoletti funziona a meraviglia: l’attaccante livornese viene pescato da un delizioso pallone che trasforma in gol saltando tra due avversari e anticipando l’uscita di Colombi. Si va al riposo con un Varese padrone della partita e un Padova in crisi di identità.
SECONDO TEMPO- Pavoletti al 3’ minuto si fa subito vedere con un colpo di testa ma è in netto fuorigioco. Il Varese è ancora pericoloso con Calil la cui conclusione viene deviata da un miracoloso intervento di Colombi, che risulterà decisivo per la vittoria finale. Il Padova è deciso a giocarsi il tutto per tutto e su punizione di Ciano, appena entrato, colpisce il palo con Bressan immobile e battuto. I padroni di casa dimostrano che l’orgoglio è ancora una molla importante e con un uno-due micidiale di Pasquato e Ciano, quest’ultimo su rigore concesso per atterramento di Melchiorri da parte di Rea, ribaltano il risultato all’Euganeo (3-2). Il Padova potrebbe segnare anche il quarto gol con Diakitè che spara in tribuna un pallone da buona posizione. Sottili manda in campo Lazaar e Lupoli per Franco e Neto, forze fresche per cercare di portare a casa almeno un punto, ma sono ancora i padroni di casa con Jelenic imbeccato dall’onnipresente Ciano a sfiorare il quarto gol. C’è un rigore netto su Forte, trattenuto per la maglia da Laczko, ma Baracani lascia correre per la gioia di Bortolo Mutti che porta a casa i primi tre punti della stagione.
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