“L’Arcisate Stabio non sarà pronta per Expo”

Vertice tra i rappresentanti del governo del Ticino e l'Assessore Del Tenno. Dalla Regione conferme sulla ripresa dei lavori ma anche sull'impossibilità di concluderli nei tempi previsti

L’Arcisate Stabio non sarà pronta per Expo. È quanto è stato ufficializzato, questa mattina, nel corso dell’incontro tra il Presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino, Paolo Beltraminelli, sostituto direttore del Dipartimento del territorio, il Direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità Riccardo De Gottardi e l’Assessore alla mobilità e alle infrastrutture della Regione Lombardia Maurizio Del Tenno. I delegati del Canton Ticino hanno convocato l’incontro per «ricevere informazioni attendibili sulla controversa ripresa dei lavori di cantiere per la realizzazione e la messa in esercizio della Ferrovia Mendrisio-Varese-Malpensa (FMV)».
Obiettivo principale del Cantone Ticino era, come si legge nella nota diffusa al termine dell’incontro, «di ottenere rassicurazioni sulla reale volontà e possibilità di portare a termine quest’opera nei tempi più brevi possibili, indipendentemente dalla scadenza, pur importante, di Expo 2015. Infatti, oltre all’impegno finanziario richiesto al Cantone e alla Confederazione (180 milioni di franchi per la tratta svizzera), questo collegamento ha un’importanza determinante per la futura rete del trasporto pubblico regionale, nazionale e internazionale». Il Consigliere di Stato Beltraminelli ha posto una serie di interrogativi, in particolare sui contenuti e sui tempi delle diverse procedure in corso e si è dichiarato «moderatamente soddisfatto per le risposte ricevute».

La Regione monitorerà i lavori – Tra le novità discusse questa mattina c’è il fatto che la Regione condurrà dei monitoraggi settimanali sullo stato di avanzamento dei lavori concordati e grazie alla collaborazione di due referenti – Riccardo De Gottardi per il Cantone e Anna Tavano, direttrice delle infrastrutture e della mobilità, per la Regione – è stato stabilito di avere contatti più ravvicinati e un aggiornamento continuo sull’evolvere della situazione. L’Assessore Del Tenno ha assicurato che i lavori sono ripresi ed entreranno a regime all’inizio di gennaio 2014, con l’inizio della realizzazione di un importante manufatto, il viadotto della Bevera, che dimostrerà la volontà di terminare i lavori al più presto e non di eseguire solo semplici lavori di ricucitura delle ferite nel contesto urbano di Induno Olona ed Arcisate. Agli interlocutori ticinesi è stato mostrato un programma dei lavori aggiornato a seguito dei problemi sul cantiere della ferrovia. La notizia del riavvio dei cantieri della FMV aveva in effetti suscitato anche in Ticino diversi interrogativi, soprattutto sulla reale portata della riapertura.

La soluzione per le terre "arsenicate" – Come evidenziato anche dai sindacati nei giorni scorsi, dal programma dei lavori sono per ora esclusi gli scavi in galleria, fino all’accordo definitivo sul deposito del materiale di scavo. Per lo smaltimento delle terre di scavo sembra però essere stata trovata una soluzione. Le analisi di compatibilità ambientale della cava Fermar di Viggiù, destinata ad accogliere ca 300’000 mila metri cubi di materiale, e di una seconda ubicazione in territorio di Arcisate (che accoglierà ca altri 600 mila metri cubi) hanno dato un risultato positivo. «Le terre con arsenico naturale – si legge nel report cantoale – non rappresentano quindi più un problema. Sono ora state avviate le procedure autorizzative necessarie che comportano anche l’approvazione del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), per l’adozione del piano aggiornato di utilizzo delle terre e la modifica del piano di finanziamento».

Le questioni ancora da risolvere – Durante il vertice è stato affrontato anche il tema "Expo 2015". L’Assessore Del Tenno ha confermato la valutazione ticinese, ossia che la FMV non entrerà in esercizio in tempo per l’apertura dell’esposizione internazionale, nell’aprile del 2015. Non esclude che lo possa essere prima della fine dello stesso anno se d’ora in poi tutti gli attori in campo uniranno gli sforzi e supereranno insieme le difficoltà. Restano infine aperte e oggetto di trattativa alcune questioni importanti, in particolare gli aspetti finanziari e i rapporti tra RFI e ICS s.p.a. Solo dopo questo chiarimento si potranno avere indicazioni attendibili sui tempi di conclusione del cantiere.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2013
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