Colombo: “La mia Cgil metterà a confronto le generazioni”

Umberto Colombo è il nuovo segretario generale della Camera del lavoro varesina. «Il sindacato deve metterà al centro il tema del diritto al lavoro, coinvolgendo le associazioni di categoria, perché dalla crisi se ne esce insieme»

«È un grande riconoscimento di cui sono onorato». Sono le prime parole che Umberto Colombo, il nuovo segretario della Cgil di Varese, ha pronunciato dopo la sua elezione, ottenuta con oltre il 92% dei consensi nel corso del direttivo che si è svolto a Villa Cagnola, alla presenza del segretario generale  della Cgil Lombardia, Nino Baseotto, e del segretario uscente della Cgil di Varese, Franco Stasi.
Umberto Colombo (foto), classe 1959, è sposato e vive a Legnano. Ha iniziato la sua attività in Cgil negli anni ottanta, come delegato Fiom Cgil nel consiglio di fabbrica della Franco Tosi di Legnano. Nel 1989 diventa funzionario Fiom Ticino Olona e successivamente passa alla Fiom di Varese, seguendo il comprensorio di Busto Arsizio. Nel ’91 entra nella segreteria provinciale della Filtea (tessili) e due anni dopo, a marzo del ’93, viene eletto segretario generale della Filtea Cgil del Ticino OIona. A novembre del 2000 Colombo fa il suo ingresso in segreteria della Camera del Lavoro di Varese, con delega alle politiche contrattuali e alla sicurezza sul lavoro. Ha inoltre la responsabilità delle Camere del Lavoro di Gallarate e Busto Arsizio. Da ottobre 2008 è componente, con delega all’organizzazione, della segreteria dello Spi Cgil, il sindacato dei pensionati, dove tre anni più tardi, a maggio del 2011, viene eletto segretario generale.
Per uno che è nato nella fabbrica il nuovo incarico è  il coronamento di un percorso vero, vissuto sempre con senso di responsabilità, nonostante la  pesantezza del momento che sta attraversando l’economia. «Non bisogna rassegnarsi alla crisi – dice Colombo – e il sindacato confederale deve insistere sul tema del diritto al lavoro, cercando di coinvolgere le istituzioni e le associazioni di categoria, perché da questa crisi se ne esce insieme».
Colombo sa benissimo che la risoluzione dello scontro generazionale è forse la sfida più difficile per il sindacato. «Bisogna dare una risposta a chi non ha prospettive – conclude il nuovo segretario – sia che abbia più di 50 anni sia che ne abbia meno di 20 e ho in mente di lanciare un’iniziativa di confronto tra le generazioni di lavoratori. Per quanto riguarda il Nidil (la categoria che raccoglie i precari e le nuove identità nel mondo del lavoro, ndr) c’è una discussione all’interno della cgil a livello nazionale e un confronto con tutte le altre categorie del mondo del lavoro. Possiamo farcela solo se siamo uniti perché la difesa dello stato sociale passa dal rilancio del lavoro e dal riconoscimento della sua dignità».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Novembre 2013
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