“Ho visto le fiamme e mi sono fiondato in casa”
Il racconto di Silvio Genuardi che, grazie con il suo coraggioso aiuto, ha evitato che l'incendio divampato a Olginasio, causasse danni ben più gravi
L’odore di fumo ancora sotto al naso, i muscoli indolenziti dalla tensione e la mente finalmente libera per raccontare quello che è accaduto. Dopo una mattinata, a dir poco frenetica, Silvio Genuardi è arrivato a casa. Mai più avrebbe pensato di doversi improvvisare soccorritore e di riuscire, grazie al suo intervento, a evitare che i danni, già massicci, di un incendio come quello scoppiato questa mattina a Olginasio, fossero assai più gravi. «Sono partito da Besozzo, con il mio scooter, come faccio ogni giorno per andare al lavoro a Cassinetta» racconta. «Arrivato a Olginasio, passata la chiesa, ho visto una grossa nuvola di fumo nero. Proveniva dal tetto di un caseggiato, poco distante dalla provinciale». La reazione di Silvio è stata istintiva: ha abbandonato la sua moto, chiamato i vigili del fuoco e poi si è fiondato all’interno del cortile dell’abitazione.
«Ho visto che le tapparelle della casa erano ancora chiuse e ho pensato al peggio – confessa -. Mi sono poi accorto che c’era un uomo al piano di sopra e che stava cercando di portare all’esterno la moglie e i figlioletti, tre bambini di cui una neonata. Nel frattempo mi sono reso conto che serviva qualcuno che fermasse il traffico. Ho cercato di fare quello che potevo, correvo in strada a chiedere aiuto e poi tornavo nella casa. Alcuni automobilisti si sono fermati e mi hanno dato una mano». Ad impensierire il soccorritore è stata la furia con cui le fiamme stavano avvolgendo ogni cosa e non solo: «C’erano delle bombole sul pianerottolo. Ne ho contate sei. Insieme al padre le ho prese e le ho portate fuori il più lontano possibile dall’incendio. Temevo che potessero esplodere». In quei minuti di paura l’intervento di un passante così coraggioso è stato provvidenziale. La famiglia, di origine marocchina, è stata ospitata a casa di un vicino mentre sul posto sono arrivati i vigili del fuoco con le diverse squadre impegnate nell’intervento. La mamma, la bimba più piccola e Silvio sono stati soccorsi e accompagnati all’ospedale di Cittiglio. «Ho respirato molto fumo e mi hanno accompagnato in pronto soccorso per degli accertamenti. Mi hanno dimesso alle 15 e solo adesso riesco a tirare il fiato. Mi fanno un po’ male le ossa per lo sforzo ma sono soddisfatto delle mie azioni. Ho contribuito a evitare un disastro».
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