“Il cassiere ladro e il Consiglio Comunale dei rimpalli”

Il Partito dei Comunisti Italiani sferza tanto l'opposizione che "si porta sulle spalle il fardello di una gestione indifendibile" quanto la maggioranza. "I dubbi sulla natura del furto restano grandi come una casa"

Riceviamo dal Partito dei Comunisti Italiani e pubblichiamo

Un cassiere dell’AMSC, assunto per chiamata diretta (molto diretta) durante gli anni del regno Caianiello, ruba un milione e 200 mila euro e scappa a Roma. Arrestato mentre sta maldestramente sotterrando una valigetta con buona parte dei soldi, confessa di averlo fatto per non aver resistito alla tentazione di approfittare della facilità con cui in Azienda si poteva rubare.

La notizia si diffonde in città, provoca preoccupazione, alimenta di sempre più dettagliati particolari gli articoli della stampa locale, mette in imbarazzo il centrosinistra. L’opposizione del PdL (ma esiste ancora il PdL?) non sa resistere alla tentazione di approfittarne e impone la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario in cui chiede che si voti la censura del sindaco e le dimissioni del Consiglio di Amministrazione dell’AMSC.

Il Consiglio Comunale convocato alla bisogna si apre con il presidente dell’AMSC che sommerge tutti con una fiumana di slides e di dati. L’obiettivo è palese: rendere il più possibile asettico l’argomento e dimostrare che il furto è il prodotto della fallimentare gestione del centrodestra. La difesa si trasforma così in accusa: non solo avete riempito di debiti l’Azienda, ma, nello specifico, il cassiere l’avete assunto voi, i sistemi informatici che non combaciano li avete comprati voi pagandoli per altro una cifra assurda, gli organismi di controllo interni ed esterni sono rimasti quelli nominati da voi. Per cui, proprio non avete le carte in regola per chiederci le dimissioni.

Tre considerazioni politiche, da parte di chi, come noi, è osservatore esterno

1. L’opposizione è priva di ogni efficacia: si porta sulle spalle il fardello di una gestione indifendibile, per cui ogni critica o accusa che lancia alla maggioranza le si ritorce contro come un boomerang.

2. La maggioranza che giustifica le proprie incapacità e debolezze rimandando la palla al mittente con un’unica argomentazione: voi facevate peggio di noi, quindi tacete.

3. E’ mai possibile che in due anni e mezzo nessuno abbia avuto il minimo sospetto che i controlli non funzionavano o addirittura non c’erano? E’ mai possibile che se ne sia accorta proprio la Società a cui è stata venduta la Commerciale Gas? E ancora, se la Commerciale Gas non fosse stata venduta, i furti sarebbero continuati all’infinito? E i dubbi sulla natura del furto restano grandi come una casa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Novembre 2013
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