“Nell’ultimo anno e mezzo a Tradate c’è stata una piccola rivoluzione”
L’intervento di Aureliano Gherbini, capogruppo del Partito Democratico, durante l’approvazione del bilancio di previsione, dopo una discussione durate 10 ore
Nell’apprestarmi, ormai ieri mattina, a scrivere la seguente dichiarazione di voto, mi chiedevo quale dovesse essere l’incipit al mio intervento, quali i punti fondamentali da affrontare e da mettere bene in luce, quali le conclusioni politiche che ne avrei dovuto trarre. Con un tempismo direi perfetto, proprio in quel momento, mi arriva la mail di un cittadino a me sconosciuto. La mail iniziava con una citazione di Albert Camus che mi ha molto colpito: ”La bellezza non fa le rivoluzioni, ma verrà il giorno in cui le rivoluzioni avranno bisogno di lei”. Ma che senso ha parlare di rivoluzione in un Consiglio Comunale, alle 6 e mezza del mattino, dopo più di 9 ore passate a discutere su di un Bilancio di Previsione?
Io credo, senza mezzi termini, che nell’ultimo anno e mezzo qualche piccola rivoluzione a Tradate ci sia stata. Eccome se c’è stata. C’è stata una rivoluzione innanzitutto perché al governo della città sono salite persone che vivono per la politica e non di politica. Pensate che questo sia uno slogan masticato e rimasticato? No. Questi sono i fatti: la nostra giunta ha innanzitutto deciso di tagliarsi lo stipendio: dai 135.000 euro dell’anno 2011 siamo scesi fino ai 55.500 di quest’anno. Mentre la politica si distanzia sempre di più dai cittadini per una costante perdita di credibilità, noi a Tradate abbiamo invertito la rotta. Max Weber diceva che ”chi vive per la politica fa di questa, in senso interiore, la propria vita”. Io penso che il nostra sindaco Laura Cavalotti stia letteralmente dedicando la sua vita alla nostra città e di questo non possiamo che esserle grati e riconoscenti. Lo sta facendo oltre che con dedizione, anche con una serietà ed una competenza senza precedenti. E questo fatto è dimostrato dalla qualità del bilancio approntato che ci accingiamo a votare.
Questo è un bilancio che ha sicuramente tanti meriti. Meriti conquistati, tra una moltitudine di problematicità, ostacoli e complicazioni ereditati dalla passata amministrazione. Meriti conquistati con grande equilibrio, con impeccabile rispetto delle normative e con altrettanto senso delle priorità, chiare priorità, per cui i nostri concittadini ci hanno chiamato ad amministrare. Già l’anno passato abbiamo prestato grande attenzione all’imposizione fiscale, cercando di modularla in base al principio dell’equità sociale. Nel 2012 abbiamo reso l’addizionale IRPEF progressiva alzando la soglia dell’esenzione per i redditi fino ai 10.000 euro e abbiamo cercato di tenere le aliquote sull’IMU quanto più ridotte possibile. Abbiamo per il 2013 confermato questa virtuosa impostazione, alzando la cosiddetta No Tax area sull’addizionale IRPEF per i redditi fino ai 12.000 euro e abbiamo introdotto una esenzione per l’IMU sulla seconda casa per quegli anziani ricoverati in casa di riposo.
Nel complesso effettivamente è questa la sfida più grande: migliorare i servizi e ripianare i debiti del Comune e della Seprio senza far gravare i costi di queste operazioni con ulteriori tasse sulle spalle dei cittadini. Ed io credo che questa sfida la stiamo vincendo.
Ripianare i debiti, si diceva: questo bilancio prevede infatti un accantonamento di 1.000.000 di euro da destinare a Seprio Servizi. Qualcuno si ripeterà ancora, come un mantra, che Seprio Servizio era una società in perfetta salute. No, non lo era. E oggi questo milione di euro lo avremmo potuto impegnare in un altro modo. Ed invece è lì, a tutela dei cittadini da alcuni danni commessi da chi ci ha preceduto.
Mantenere e migliorare i servizi, si diceva. Perché nonostante tutto i servizi alla cittadinanza ci saranno. Una su tutte, vorrei evidenziare la cifra di 90.000 euro: i soldi in più destinati ai servizi sociali. Noi siamo Tradatesi e cittadini del mondo e la solidarietà passa anche ed in particolar modo da questo gesto: rinforzare i capitoli di bilancio che vanno a favore di chi, tra di noi, sta peggio. Senza dimenticare gli investimenti sul futuro della città, sotto ogni punto di vista.
Sotto il punto di vista viabilistico: la rotonda delle cinque strade.
Sotto il punto di vista della mobilità dolce: marciapiedi, piste ciclabili e bike sharing.
Sotto il punto di vista culturale: il rilancio del cinema Grassi.
Sotto il punto di vista della salute: la rimozione in amianto e il rifacimento del tetto alle scuole delle Ceppine.
Sotto il punto di vista storico: la piazza di San Bernardo.
Sotto il punto di vista della socialità: l’inizio del risanamento dell’operazione ”area feste”.
A parole è certamente facile proporre. Ed io ho comunque apprezzato le tante proposte che sono arrivate durante la serata. Alcune delle quali, però, evidentemente tese a sfiancarci. Tra le parole e i fatti c’è di mezzo la determinazione, l’onestà e la passione. Che questa amministrazione, che la nostra amministrazione, ci sta mettendo ormai da un anno e mezzo.
In conclusione, cari consiglieri comunali, grazie per questa lunga nottata e per questa bella discussione democratica. Un grande grazie al responsabile finanziario che ha approntato egregiamente questo bilancio a livello tecnico, nonché a tutti i funzionari dell’area economica del Comune. Ed in conclusione un grazie sopratutto al Sindaco, per l’eccellente lavoro svolto a favore di tutta la città. A nome del gruppo di maggioranza del Partito Democratico esprimo massima soddisfazione per questo bilancio e pertanto annuncio il nostro voto favorevole. Politica vuol dire realizzare. Piccole rivoluzioni si stanno realizzando.
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