Un progetto per la piazza di Tornavento? Si apre la discussione
L'amministrazione comunale lonatese lavora ad una convenzione per un nuovo ristorante, alcuni temono una 'privatizzazione' dello spazio pubblico, il centrosinistra chiede a che punto è la questione
La concessione ad usare una parte della piazza come spazio per un ristorante, in cambio della manutenzione. È un’idea allo studio in Comune a Lonate Pozzolo e a sollevare l’attenzione e qualche perplessità sull’operazione c’è il fatto che la piazza non è uno spazio qualsiasi in un paese, ma la piazza di Tornavento. Un “salottino” raccolto, prezioso nel suo insieme, conosciutissimo non solo a Lonate Pozzolo – il comune di cui fa parte Tornavento – ma un po’ in tutta la zona lungo il Ticino, tra Varesotto e Alto Milanese. Il progetto di affidare una parte della piazza ad un operatore privato è per ora una ipotesi, ma non si può dire che la questione abbia lasciato indifferenti le persone affezionate al luogo, visto che ormai il tema è già da qualche giorno anche sui social network: «Abbiamo ricevuto due richieste di posizionare un ristorantino nella piazzetta, ma non abbiamo rilasciato alcuna autorizzazione, si stanno verificando le metrature a cui l’operatore ha diritto» assicura il sindaco Piergiulio Gelosa. Lo spazio esterno sarebbe necessario per “completare” il ristorante, che prenderebbe in affitto gli spazi non ampissimi che erano occupati dall’ufficio postale (chiuso da Poste Italiane ormai da mesi e per il cui ci sono state diverse petizioni). A mettere ufficialmente sul piatto la discussione sulla piazzetta (nella foto, il lato interessato), ci hanno pensato i Democratici Uniti, il centrosinistra locale che ha presentato una interrogazione (da discutere nel prossimo consiglio comunale) per chiedere "se l’amministrazione comunale ha progetti di intervento sulla piazza di Tornavento", "se ci sono vincoli ambientali da rispettare per modifiche anche piccole alla piazza", "qual è la massima superficie concedibile come occupazione di suolo pubblico", quale tipo di arredo urbano possa essere introdotto e, in definitiva, "quale fondamento hanno le ricorrenti voci di concessione di buona parte della piazza a operatori privati". «Pare si tratti di oltre un centinaio di metri quadri, che significherebbe che metà piazza sarebbe usata privatamente, cosa che non ci può lasciare indifferenti», dice Nadia Rosa, dei Democratici Uniti.
Il sindaco Gelosa dice che l’interrogazione del centrosinistra gioca un po’ troppo d’anticipo, di fronte ad un progetto che è solo ipotetico. In ogni caso, qualche contatto per definire il futuro della piazza pare esserci, conferma anche l’assessore competente Gennaro Portogallo: «Si tratta di una ipotesi, solo una serie di contatti con un operatore privato (già titolare di una gelateria in zona, ndr) per una nuova attività di ristorazione. Abbiamo colto la palla al balzo, proponendo una sorta di concessione, con l’occupazione del suolo pubblico in cambio della manutenzione di cui la piazza ha bisogno». Quale sarebbe la parte di piazza da destinare alla ristorazione? «Non certo tre quarti, nè metà, ma una porzione da valutare, anche secondo la paesaggistica», vale a dire l’autorizzazione obbligatoria essendo all’interno del Parco del Ticino.
Ma il locale già presente, il Circolo Sant’Eugenio che oggi ha un pugno di tavolini all’aperto, sarebbe coinvolto? «Il bar esistente ci ha detto che l’idea della concessione non gli interessa» dice Portogallo. Andrea Belloni, il gestore del Circolo, non nasconde qualche perplessità: «Non siamo contrari ad altre iniziative commerciali, basta che tutto sia fatto secondo le regole e che ci sia anche una collaborazione nella gestione della piazza, che è bella ma non enorme». Lo spazio della piazza spesso vede anche altre iniziative, dalla scenografica presentazione rievocazione della battaglia di Tornavento (nella foto a destra), agli appuntamenti proposti dalla Pro Loco. Anticipando anche un’altra delle domande poste dai Democratici Uniti (sull’effettiva possibilità di conciliare il ristorante in piazzetta con altri eventi), Portogallo dice che si valuterà anche un arredo nuovo «rimovibile in caso di manifestazioni in piazza».
Dei possibili cambiamenti della piazzetta si discute già da qualche giorno a Lonate, ma – tra opportunità e preoccupazioni – per capire meglio a questo punto si dovrà aspettare almeno il prossimo consiglio comunale, dove si dovrebbe arrivare almeno a qualche punto fermo.
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