“Una campagna di massacro mediatico”
Dopo la sentenza del Tribunale del Riesame che ha riportato in servizio i vigili, amministrazione e legale degli agenti replicano all'opposizione. Il clima rimane surriscaldato: "Ma noi non siamo in guerra con nessuno"
«Noi non siamo in guerra con nessuno, ma non ci prestiamo alle campagne mediatiche». L’amministrazione comunale di Casorate Sempione fa quadrato, dopo nuovi giorni di accuse sugli autovelox, con polemiche che viaggiano per i social network e nelle chiacchiere di paese. A inizio settimana il Tribunale del Riesame si è pronunciato sul caso dei tre agenti indagati, revocando la misura cautelare di sospensione dal servizio e fornendo un primo giudizio di merito, ma il clima rimane incandescente. «Abbiamo letto cose da brividi, in particolare dal consigliere comunale Dimitri Cassani», dice l’avvocato Pietro Romano, legale di due degli agenti. «Dopo un massacro mediatico per tre mesi, non si può sminuire il peso di una sentenza di un tribunale, in barba al garantismo. Se Cassani vuole un dibattito pubblico, sono disponibile», ha concluso il legale (nella foto, con il sindaco Giuseppina Quadrio), che ha ricordato come su 4mila multe esaminate, solo in 8 casi si siano riscontrati errori nel calcolo delle spese, «che sono comunque violazioni amministrative non imputabili agli agenti, dice la sentenza»: «Dopo i titoli sulle multe gonfiate, ora bisognerebbe titolare multe sgonfiate».
Per il resto, l’amministrazione ribadisce la sua posizione: gli autovelox servono a fare sicurezza stradale, il rispetto delle regole sulla velocità mette al riparo da ogni sanzione e la campagna contro gli autovelox è portata avanti da «una minoranza rumorosa» e «elettoralmente interessante» per chi vuole cavalcare lo scontro con «una campagna di disinformazione». Sull’indagine, gli esponenti della giunta confermano la fiducia «nell’operato della magistratura, certi dell’imparzialità e del rigoroso rispetto delle norme».
Sul fronte dei rapporti con le opposizioni, l’amministrazione critica la scelta del centrodestra di disertare la discussione sul bilancio («il momento più importante per un Comune») e dà ufficialmente l’addio al consigliere di maggioranza Adriano Perazzolo: «Non essendo più in accordo con la maggioranza, riteniamo si debba interrompere da oggi la collaborazione, ma sottolineo che per Perazzolo si tratta di un’autoesclusione», conclude il capogruppo di maggioranzaMichele Budelli. E il sindaco, riferendosi alle parole di Dimitri Cassani, conclude: «Noi non siamo in guerra con nessuno».
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