50 neomaggiorenni in viaggio a Sarajevo per non dimenticare
Anche quest'anno i comuni di Cugliate Fabiasco, Cunardo e Lavena Ponte Tresa organizzano il "viaggio della memoria": per il secondo anno la meta sarà la Bosnia Erzegovina
Per il secondo anno sarà Sarajevo, la della Bosnia Erzegovina, la meta del viaggio della memoria per i neo-18enni. Ad organizzare il viaggio anche quest’anno i comuni di Cugliate Fabiasco, Cunardo e Lavena Ponte Tresa. Si parte il 2 gennaio e si torna nella notte del 5 gennaio. In tutto saranno cinquanta i ragazzi e le ragazze che parteciperanno, insieme ai tre sindaci e ad alcuni assessori e consiglieri comunali.
I ragazzi nati nel 1995 si recheranno quindi a Sarajevo, capitale della Bosnia Erzegovina rimasta sotto assedio dal 1992 al 1995 durante la guerra nella ex-Jugoslavia. Già lo scorso viaggio, avvenuto a gennaio 2013 (nella foto), aveva avuto come meta la Bosnia e in particolare il memoriale di Srebrenica. All’inizio di luglio del ’95 (quarta estate di guerra in Bosnia) i nazionalisti serbobosniaci circondarono la cittadina e si fecero consegnare dai militari olandesi dell’Onu i civili che si erano rifugiati a Srebrenica, dichiarata "Safe area". I paramilitari serbi separarono donne e bambini dai maschi validi: nei due giorni successivi uccisero migliaia di ragazzi e uomini, tutti quelli dai 12 ai 77 anni. Ottomila morti gettati nelle fosse comuni, recuperati nell’arco di anni (oltre seimila i corpi sepolti ad oggi).
Quest’anno invece i due giorni saranno interamente dedicati alla capitale. In programma la visita alla città, il tunnel della speranza nei pressi dell’aeroporto e al museo dell’assedio.
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