Piano di governo del territorio, ecco le proposte del PD

Centoventi gli emendamenti presentati sabato 14 dicembre. Tra le proposte: stop al consumo di suolo, rilancio dell'housing sociale e tutela dalle aree verdi

“Voglio che sia chiaro, la nostra non è una forma di ostruzionismo all’approvazione del Pgt”. Il segretario cittadino del Pd, Luca Paris, prova a smarcarsi subito dalle accuse che nell’ultima settimana sono state mosse ai democratici dall’assessore all’urbanistica Fabio Binelli. “Gli emendamenti che abbiamo presentato, rispecchiano la nostra idea di governo del territorio – continua Paris – in cui le priorità devono essere lavoro, sostenibilità, qualità della vita e solidarietà”.

Punti che, secondo il gruppo del Pd riunito per presentare gli emendamenti alla stampa, stanno agli antipodi rispetto al Piano di governo del territorio presentato dalla giunta comunale. Un Pgt, continuano i democratici, nato orfano dei pareri delle associazioni di categoria e dei cittadini e soprattutto presentato in “zona Cesarini”, all’ultimo mese della terza deroga concessa dalla Regione. Otto anni in tutto.

“L’assessore sta applicando una politica di sviluppo urbanistico su un modello di città adatto agli anni Settanta, non ai giorni nostri – continua il segretario – per questo ci batteremo nelle prossime sedute del Consiglio Comunale per migliorare il Pgt”.
Tra gli emendamenti proposti dal Pd, il recupero del progetto di housing sociale a Bizzozzero, proposto dal capogruppo Pd Fabrizio Mirabelli, l’azzeramento del consumo di suolo nelle aree individuate nella bozza di Piano, l’eliminazione del progetto della bretella Gasparotto-Borri e il prolungamento di viale Europa. Proposte a cui si sommano i no a qualsiasi intervento edificatorio al Palace hotel e a Ville Ponti, considerati dal Pd come beni simbolo della città e quindi intoccabili.

Anche la costruzione del carcere nei pressi di cascina Campaccio viene bocciata in toto. “Non rispetta la norme carcerarie in materia di sicurezza e nell’individuazione dell’area su cui dovrà sorgere la struttura non sono state coinvolte minimamente le amministrazioni circostanti”, dice Luca Conti autore dell’emendamento. “La misura a cui teniamo di più – conclude Paris – è però quello che riguarda le perequazioni”. In fatto di nuovi diritti edificabili, il Pd vuole introdurre infatti un sistema che sia proporzionale all’intervento stesso. Cerchiamo di spiegarci. Nell’emendamento presentato dal Pd si legge che per interventi fino a 600 metri cubi di volume non c’è bisogno di acquistare nessun diritto edificatorio.  Per interventi da 600 a 900 metri cubi di volume scatta un obbligo di acquisto nella misura di 1/12 del volume realizzato. Da 900 a 1200 metri cubi di 1/6 e da 1200 in su di 1/3.  Un metodo che, secondo i proponenti, dovrebbe alleggerire i costi dei piccoli interventi a carattere privato e ostacolare le grandi speculazioni edilizie. Da martedì inizia la discussione degli emendamenti, 450 in tutto, in consiglio comunale, ma è evidente che da qui all’approvazione definitiva del Pgt, la strada è tutta in salita.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Dicembre 2013
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