Tassa sui tappeti rossi in strada? “Mai esistita”

«Fanno pagare la tassa sui tappeti rossi». Parte più o meno da qui l’ultima polemica pre-natalizia nel mondo del commercio, che si sente sempre un po’ alle strette tra la crisi, problemi concreti, nuove tasse. Solo che questa volta – assicurano dal Comune – non ci sono dubbi: la tassa sui tappeti rossi – almeno quella – non si paga. «Il presupposto della tassa è correlato alla sottrazione al pubblico uso di un bene comune. Certamente non è questo il caso, in quanto sui tappeti tutti possono passare senza nessuna limitazione», spiega in una nota il dirigente di settore, interpellato dall’assessore alle attività produttive Angelo Bruno Protasoni. Come sia nata la polemica di quest’anno, resta da capire, di certo mai si è pagato anche negli anni passati: «Mai si è pagata la Tosap (occupazione del suolo pubblico) per il tappeto rosso sul suolo pubblico e, naturalmente, neanche quest’anno si pagherà», rassicura Protasoni. La questione era nata dall’iniziativa di alcuni negozianti di via Magenta, che avevano pensato appunto ai tappeti rossi per abbellire la strada con colori natalizi. Il tema è stato subito "intercettato" anche da Quintino Magarò, il consigliere comunale d’opposizione che spesso presenta interrogazioni all’amministrazione comunale: anche in questo caso Magarò ha protocollato a tempo di record l’interrogazione per chiedere di esonerare dalla tassa i tappeti rossi. Tra l’altro nell’interrogazione si dice anche che «quest’anno non vengono realizzate le luminarie», altro tema di polemica che spesso tocca città e paesi in vista del Natale: quest’anno a Gallarate non fa eccezione, ma le luminarie (almeno nelle vie i cui negozianti hanno aderito, investendoci) si accenderanno venerdì, nella prima giornata di iniziative natalizie.