Comunità famigliare dai lavoratori in lotta: “Noi ci siamo”
Il gruppo di famiglie creato da alcuni aderenti di Comunità Giovanile è andato a trovare i dipendenti della Tintoria di Nerviano che presidiano la fabbrica chiusa. Massimo Crespi: "Con poco possiamo fare tanto"
Un piccolo gesto di solidarietà che ha scaldato i cuori dei lavoratori della Tintoria di Nerviano (ex-Olimpias) di Cassano Magnago quello che hanno fatto questa mattina un gruppo di aderenti a Comunità Famigliare, il nuovo progetto nato da una costola di Comunità Giovanile. Questa mattina, poco prima delle nove, una decina di loro ha fatto visita ai lavoratori in presidio da inizio 2014 per salvare il proprio posto di lavoro e il futuro delle proprie famiglie, con uno striscione da riempire e colorare. Un gesto simbolico, carico di significati da parte di una decina di appartenenti a questa piccola comunità in crescita che si interroga su cosa è possibile fare per creare solidarietà tra famiglie che sono, magari, più fortunate con altre che si ritrovano in difficoltà perchè uno dei componenti ha perso il lavoro. Alla tintoria di Nerviano sono 50 i lavoratori che rischiano di rimanere a casa e nel frattempo la situazione è peggiorata con il cambio della richiesta di cassa integrazione da "crisi" a "cessata attività".
Leggi anche: I lavoratori della Tintoria di Nerviano presidiano la fabbrica
Massimo Crespi, uno dei promotori del progetto, commenta l’esperienza: «Eravamo tre famiglie e siamo andati in via Boscaccio a trovarli – racconta – è stata un’esperienza arricchente e siamo stati accolti benissimo. Ci hanno raccontato delle loro situazioni in casa, della difficoltà a fare un regalo a Natale ai propri figli». Particolarmente toccante la storia di un operaio pakistano che ha cinque figli e adesso ha difficoltà anche a fare la spesa: «Abbiamo chiesto un contatto per capire se è possibile dargli una mano – ha detto ancora Crespi che poi rilancia – se in ogni area territoriale le famiglie più ricche si impegnassero anche con piccoli gesti si potrebbe rendere la vita di questi nuclei in difficoltà certamente migliore». Per questo Crespi lancia il suo appello alle istituzioni e alle famiglie bustocche che vorranno partecipare, domenica a pranzo in Comunità Giovanile, ad una chiacchierata per allargare il cerchio di Comunità Famigliare.
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