In bici da Londra a Varese per sostenere l’ematologia
Luke partirà dalla capitale britannica il 12 aprile e raggiungerà il Circolo il 24. Una corsa di 1200 chilometri per ringraziare che lo ha salvato dalla leucemia
In bicicletta a Londra a Varese per dire grazie all’ematologia dell’ospedale di Varese. È l’impresa che si accinge a fare Luke Ponsonby, giovane londinese, soccorso nel febbraio scorso dopo un malore mentre si trovava all’Agusta Westland per imparare a pilotare l’elicottero. Luke fu soccorso e portato in pronto soccorso a Varese. Qui i medici diagnosticarono una leucemia acuta linfoblastica. Così ebbe inizio la sua esperienza nel reparto diretto dal professor Passamonti. Una lunga degenza durante cui, però, Luke è riuscito, con l’aiuto e l’appoggio di medici infermieri parenti e amici, a sconfiggere quella malattia grazie al trapianto di midollo osseo all’ospedale di Pavia e ristabilirsi completamente.
Per questo, il 12 aprile, Luke, insieme ad altri 6 compagni di avventura, partirà in bicicletta dalla capitale britannica per raggiungere, dopo un tragitto di 1200 chilometri, Varese. Un giro che vorrà essere anche uno spot per la medicina italiana e l’ospedale di Varese. In particolare, la tappa finale, da Lugano a Varese, sarà organizzata dall’associazione Binda che si occuperà delle questioni tecniche e dell’accoglienza il 24 aprile.
Luke ha aperto un profilo di Youtube e una pagina Facebook per far conoscere la sua storia e per raccogliere fondi da destinare al reparto del Circolo: soprattutto, il giovane vorrebbe che venisse realizzato un locale adeguato, con tutti i confort, per trascorrere con i famigliari e gli amici, le interminabili ore tra una terapia e l’altra.
L’annuncio di Luke è coinciso con quello fatto dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera Callisto Bravi: « L’ospedale assumerà a tempo determinato due medici ematologi sollevando l’associazione Ail dall’impegno portato avanti in questi anni. Inoltre, durante l’estate, verranno trasferiti al quinto piano i 20 letti di degenza. Si ricaveranno camere singole e due camere sterili per permettere i trapianti». Viva soddisfazione è stata espressa dall’Ail, impegnata da dieci anni al fianco del Circolo: « per noi è un bel momento – ha commentato il presidente di Ail Varese Mombelli – il giusto riconoscimento anche per i tanti volontari che lavorano per il bene di questa realtà».
A sette giorni dalla terribile settimana, anche per il pronto soccorso varesino è arrivata una piccola redenzione. Parole di stima sono state espresse dai genitori di Luke ( che vivono in Italia dato che il pare è impiegato in Agusta Westland) : « Sono stati veloci ed efficienti. Fossimo stati a Londra chissà quanto tempo avremmo dovuto aspettare…»
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