“Perchè il consigliere Unfer ha paura dell’organismo antimafia?”

E’ la domanda che si pongono 11 associazioni attive in città a fronte delle nuove critiche del consigliere comunale nei confronti dell’organismo guidato da Davide Borsani: "Incominciamo a chiederci se dobbiamo preoccuparci di questi atteggiamenti”

"Chi ha paura della Consulta antimafia?". E’ con questa domanda che si apre la lettera che ANPI, ACLI, Amici del Quadrifoglio, Comunità di base, Associazione Amici di Angioletto, Filorosa Auser, AllegraBrigata Sinetema, AUSER, Legambiente, Associazione 26per1 e Movimento adulti scout hanno sottoscritto per criticare duramente le posizioni del consigliere comunale Adriano Unfer. "È dal giorno in cui è stata presentata la richiesta di istituire una Consulta antimafia a Busto Arsizio che il Consigliere si scaglia contro chiunque tenti in città anche solo di nominare la parola mafia. Incominciamo a chiederci se dobbiamo preoccuparci seriamente di questi atteggiamenti". Il riferimento è alle posizioni più volte espresse da Unfer verso l’inutilità di un organismo di questo tipo, considerato un intralcio alle attività investigative, e che da qualche settimana sono ritornate in auge su altri quotidiani locali. "Il Consigliere Unfer probabilmente ha passato troppo tempo in politica -attaccano le 11 associazioni- e deve essersi completamente dimenticato il proprio di passato da poliziotto che, comunque, non smette mai di ricordarci. D’altronde lo possiamo comprendere visto che è dal 1993 che leggiamo il suo nome tra i politici locali della Lega Nord, dopo aver smesso le vesti di poliziotto".
A fronte di questi atteggiamenti la lettera ricorda che "a Busto Arsizio sono quasi sette anni che un gruppo di ragazzi si impegna per aprirci gli occhi e dirci esattamente ciò che è stato confermato: stiamo attenti perché nella nostra città c’è la mafia!". Il riferimento è ai ragazzi di"Ammazzateci tutti", gli organizzatori di Legalitalia, tra i quali "c’è anche un “ragazzino” (così definito dal consigliere Unfer), Davide Borsani, ora presidente di questo Organismo contro la criminalità organizzata, per tre anni rappresentante d’istituto all’ITC E. Tosi, per sei anni attivista del movimento antimafie" al quale "vanno tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno".
La lettera si conclude con un’altra domanda: "Perché il Consigliere Unfer, solo lui, ha così tanta paura dell’attività di un Organismo antimafia in città?"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Gennaio 2014
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