Arpa: “Valori non superiori alla norma”
Anche i tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale sono stati impegnati nella gestione dell’incidente allo scalo merci e minimizzano: “Non abbiamo riscontrato parametri superiori alla soglia"
Sono stati impegnati anche i tecnici dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione ambientale, all’interno dello scalo intermodale di Busto dalle prime ore del mattino per fronteggiare la fuoriuscita di gas da una cisterna. Dalla nota diffusa dall’agenzia si legge comunque che si tratta di una sostanza "irritante ma non tossica" e che al momento i campioni prelevati e analizzati nei laboratori non mostrano situazioni di pericolo o particolarmente preoccupanti
Questa mattina, alle ore 6.00 circa, ARPA è stata attivata dalla Sala operativa di Protezione Civile, a seguito di segnalazione del Comando dei Vigili del Fuoco di Varese per un incidente presso l’area HUPAC di Busto Arsizio (VA).
A causa di un esplosione generatasi in una cisterna stoccata in una delle aree di deposito temporaneo interne al sito, la stessa si è fessurata e sta rilasciando vapore irritante.
Da quanto risulta dai documenti di trasporto, e come confermato dai VV.F., la cisterna conteneva dipropilenglicole diacrilato (DPGDA), una sostanza liquida irritante ma non tossica.
Al momento i VV.F. continuano a operare sul posto e stanno cercando di inertizzare la sostanza in modo da contenere la nube.
I tecnici di ARPA, Dipartimento di Varese e strutture specialistiche di supporto, sono presenti sullo scenario da questa mattina e stanno eseguendo accertamenti in alcune aree individuate in collaborazione con la Polizia Locale di Busto Arsizio.
In queste aree, i tecnici hanno effettuato misurazioni per la determinazione di alcuni parametri di screening e raccolto campioni da inviare al laboratorio per le analisi del caso.
Dalle misure speditive eseguite finora non sono stati per il momento riscontrati parametri superiori alla soglia di rilevabilità della strumentazione.
A causa di un esplosione generatasi in una cisterna stoccata in una delle aree di deposito temporaneo interne al sito, la stessa si è fessurata e sta rilasciando vapore irritante.
Da quanto risulta dai documenti di trasporto, e come confermato dai VV.F., la cisterna conteneva dipropilenglicole diacrilato (DPGDA), una sostanza liquida irritante ma non tossica.
Al momento i VV.F. continuano a operare sul posto e stanno cercando di inertizzare la sostanza in modo da contenere la nube.
I tecnici di ARPA, Dipartimento di Varese e strutture specialistiche di supporto, sono presenti sullo scenario da questa mattina e stanno eseguendo accertamenti in alcune aree individuate in collaborazione con la Polizia Locale di Busto Arsizio.
In queste aree, i tecnici hanno effettuato misurazioni per la determinazione di alcuni parametri di screening e raccolto campioni da inviare al laboratorio per le analisi del caso.
Dalle misure speditive eseguite finora non sono stati per il momento riscontrati parametri superiori alla soglia di rilevabilità della strumentazione.
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