L’origine dell’universo tra scienza e teatro. Al Nuovo arriva “Big Bang”
Lunedì 3 marzo il primo incontro del ciclo di conferenze e visioni teatrali «Il pensiero in scena», promosso dal Liceo classico Cairoli e dall'Associazione Ragtime. Il 13 marzo, al Nuovo, lo spettacolo di Lucilla Giagnoni
Lunedì 3 marzo, alle 14,30 alla Sala Montanari in Varese, è in programma il primo incontro del ciclo di conferenze e visioni teatrali «Il pensiero in scena», promosso dal Liceo classico «E. Cairoli» di Varese e dall’Associazione «Ragtime», con la collaborazione del Comune di Varese.
Marco Bersanelli – professore ordinario di Astronomia e Astrofisica e direttore della Scuola di Dottorato in Fisica, Astrofisica e Fisica Applicata presso l’Università degli Studi di Milano – interverrà sul tema "L’origine dell’universo".
Alla conferenza è associato lo spettacolo teatrale "Big Bang" di Lucilla Giagnoni in programmazione il prossimo 13 marzo alle 21 al Cinema Teatro Nuovo di Varese. Lo spettacolo affronta l’eterna domanda dell’individuo di fronte all’infinità, al mistero dell’universo, su su fino al momento dell’inizio: perché nella scoperta di come tutto potrebbe essere iniziato si potrebbero trovare indizi su come eventualmente finirà. In concreto chi si pone queste domande è una donna, una madre. Le risposte sono quelle della religione e della scienza, ma anche quelle della poesia e del teatro.
Lo spettacolo?
Come si rapporta l’uomo all’infinito? Una volta superata la concezione tolemaica del cosmo in cui la Terra e dunque l’uomo sono al centro dell’universo, come ricostruire il proprio essere nel mondo? L’immagine del cosmo teorizzata da Keplero e Galileo, la nuova visione dell’uomo che nel ‘600 si rivela anche attraverso capolavori come l’"Amleto" di Shakespeare, a quali nuove prospettive si apre?
L’eterna domanda dell’individuo di fronte all’infinità, al mistero dell’universo, su su fino al momento dell’inizio: perché nella scoperta di come tutto potrebbe essere iniziato si potrebbero trovare indizi su come eventualmente finirà. In concreto chi si pone queste domande è una donna, una madre. Le risposte sono quelle della religione, la nostra tradizione biblica, in particolare i brani della Genesi che narrano la creazione; quelle della poesia e del teatro seguendo la visionarietà metafisica di Dante e la concretezza delle passioni umane in Shakespeare; infine quelle della scienza attraverso la figura di Einstein che in sé compendia le ricerche della fisica sull’infinitamente grande (relatività) e infinitamente piccolo (meccanica quantistica). Il percorso teatrale intreccia questi tre linguaggi, le loro risposte, si accosta il paradosso del gatto vivo gatto morto (meccanica quantistica) all’essere o non essere di Amleto; il tema del tempo viene esemplificato dall’ansiosa attesa di Giulietta; la materia oscura è anche nelle parole di Lady Macbeth e la luce è sostanza dell’ultima parte del canto 33 del Paradiso. Se in "Vergine madre", uno dei suoi più acclamati spettacoli, l’attrice compiva appunto una riflessione sulla "Divina Commedia" di Dante Alighieri, con questo nuovo allestimento Lucilla Giagnoni raccoglie la suggestione a volgere lo sguardo verso le stelle: la parola guida di "Big Bang" è infatti "stelle", ultima parola, profetica, della stessa opera dantesca.
BIGLIETTI:
Intero 18 €, ridotti/convenzioni generiche 15 €, studenti 10 €
Informazioni e prenotazioni RAGTIME: arciragtime@gmail.com 334.2692612
PREVENDITE PRESSO IL CINEMA TEATRO NUOVO, Via dei Mille 39, VARESE: tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 19.30 alle ore 21.00
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