Prevenzione del melanoma, un incontro per capire

E’ fissato per martedì 18 marzo l’incontro per capire come prevenire il pericoloso tumore della pelle. Una attività fondamentale dal momento che il 98% di questi tumori è guaribile

L’epidermide rappresenta la nostra barriera naturale nei confronti di tutto ciò che ci circonda. Svolge un ruolo fondamentale di termoregolazione e di protezione dagli attacchi che provengono dal mondo esterno. Pensiamo soltanto a quanto succede quando si ha una pur banale lesione della cute e rischiamo di essere attaccati da tutti i batteri e virus che ci circondano. Tutti noi ricorriamo a disinfettanti e cerotti per proteggerci. Anche la pelle, però, ha bisogno di essere protetta e curata. Di fronte a queste “emergenze” la pelle mette in atto tutta una serie di difese che quasi sempre si rivelano efficacissime. Quasi sempre… Talvolta però, questo meccanismo meraviglioso si inceppa e la cute si ammala fino al punto di dare vita a tumori.
Come tutti sappiamo i raggi ultravioletti possono causare fastidiosi eritemi o scottature che con il tempo sono implicati nello sviluppo di neoplasie. Molti tumori della pelle, infatti, sono determinati dall’eccessiva e imprudente esposizione al sole specie se avvenuta in età pediatrica. Le neoplasie cutanee sono tra le manifestazioni tumorali più frequenti, rappresentando l’1-2% di tutte le forme tumorali.
I tumori della pelle spaventano molto, ma in realtà anche nel caso del più temibile, il melanoma, se effettuiamo una diagnosi precoce la possibilità di guarigione arriva al 98%.

Proprio in funzione di ciò l’Assessorato alla Salute sta organizzando uno screening su tutta la popolazione grazie anche alla generosa disponibilità della onlus “Amici del Gamba”.
La L.I.L.T (lega italiana lotta ai tumori) -sezione di Busto Arsizio ci fornirà il necessario supporto tecnico scientifico. Verrà a tal fine organizzata una conferenza serale di presentazione del progetto con la partecipazione di dermatologi che affronteranno la tematica in tutte le sue forme, dalla prevenzione alla terapia. Verranno poi organizzate una serie di visite pre-screening con l’obiettivo di valutare il fototipo di pelle e il potenziale di rischio cutaneo.
Qualora venga riscontrato un elevato rischio si rinvierà la persona ad un successivo esame specialistico, effettuato da un dermatologo, che osserverà la cute attraverso uno strumento chiamato dermatoscopio utile per aiutare l’esaminatore a rilevare anche le forme iniziali di neoplasia.
La prevenzione si effettua anche utilizzando semplici precauzioni: osservazione costante, controllo clinico della cute almeno una volta ogni 2 anni, evitare come dicevamo, soprattutto per i bambini, scottature e/o esposizioni prolungate e violente della cute ai raggi solari.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Marzo 2014
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