In Univa Tessile e Abbigliamento ora sono uniti

Nato all’interno dell’Unione degli Industriali della Provincia il gruppo merceologico del “Tessile e Abbigliamento”: Un solo organo di rappresentanza per le imprese sia a valle, sia a monte del processo produttivo

Pietro Sironi presidente Univa tessile e abbigliamento Unificare la rappresentanza di tutta la filiera produttiva del settore presente sul territorio e, allo stesso tempo, dare un forte segnale di razionalizzazione e snellezza operativa. È con queste motivazioni che è nato all’interno dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese il Gruppo merceologico del “Tessile e Abbigliamento”. Un solo organo di rappresentanza per le imprese sia a valle, sia a monte del processo produttivo. Risultato finale dell’accorpamento di quelli che fino a ieri erano tre diversi gruppi merceologici: “Tessiture e Filature”, “Tintorie, Stamperie e Finissaggi tessili”, “Maglie-Calze, Abbigliamento e Calzature”. Quello che si è venuto a creare è, dunque, un nuovo Gruppo che conta 250 aziende per un totale di 7.905 addetti. Con un peso del 19,62% in termini di imprese e dell’11,79% in termini di addetti sulla compagine associativa dell’Unione Industriali.  La prima Assemblea del Gruppo “Tessile e Abbigliamento” si è tenuta nella sede di Busto Arsizio dell’associazione:un appuntamento importante, che ha visto gli imprenditori votare le cariche della nuova realtà di rappresentanza. Al ruolo di Presidente è stato eletto Pietro Sironi della Cervotessile Spa, impresa di Gallarate dedita alla produzione e commercializzazione di fodere per uomo, donna e bambino in cotone acetato e misto, in viscosa, misto bemberg – saglie, rasi, taffetas, operati, ratieres, jacquard, unite.  
Integrare la rappresentanza degli interessi, unire la filiera per aumentare la competitività, operare insieme: questi gli obiettivi dell’operazione che ha portato alla nascita del Gruppo unico “Tessile e Abbigliamento”. Un nome non casuale. In cui anche la congiunzione “e” ha un suo significato: da un lato, che le imprese tessili non operano solo per il mondo dell’abbigliamento e della moda, così come, dall’altro, tra le imprese dell’abbigliamento non ci sono solo imprese tessili, ma anche aziende che producono calzature e accessori.   Un’operazione che dimostra la capacità delle imprese varesine di privilegiare la concretezza in coerenza con la riforma in atto all’interno del Sistema Confindustria.

La linea, dunque, è tracciata: il Gruppo punterà ad operare a vantaggio di un settore che, durante l’ultima rilevazione congiunturale dell’Unione Industriali, relativa al quarto trimestre 2013, ha registrato, nel 62% delle imprese, livelli produttivi stabili, un andamento della cassa integrazione in leggero aumento (+2,7% sul trimestre precedente) ed un export in crescita, arrivato a quota 781 milioni di euro nel 2013, +1,2% rispetto ai livelli del 2012.

Come migliorare le performance del settore utilizzando il web è stato l’argomento della parte pubblica dell’Assemblea. Relatore: Mario Moroni, CEO – founder della startup OkNetwork Srl. Perché usare Internet per comunicare e vendere? La risposta sta nei numeri snocciolati da Moroni: «L’80% degli italiani si informa su Internet prima di un acquisto sia esso on line o off line». In valori assoluti ciò vuol dire che «21 milioni di italiani scelgono social network, blog, forum per cercare e condividere opinioni su prodotti e servizi. Di questi 11 milioni partecipano attivamente a queste discussioni». Per un’impresa del tessile e abbigliamento rimanere al di fuori di queste dinamiche vuol dire posizionarsi fuori da un mercato in crescita. Ma attenzione, è stato l’avvertimento di Mario Maroni «aprire un negozio on line è come aprirne uno off line». Non c’è nulla di virtuale, tutto è reale. Dunque: «Serve una strategia chiara».  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Aprile 2014
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