La notte di Ciara Michel: “Abbiamo vinto da squadra”

Le interviste dopo l'impresa della Unendo Yamamay sul campo di Bergamo. Arrighetti: "Gran partita, ma attenzione a non illudersi". Parisi: "Sapevo che saremmo scesi in campo con l'impegno giusto"

I commenti sono misurati in casa Unendo Yamamay dopo la straordinaria vittoria per 0-3 sul campo di Bergamo in gara 1 dei playoff: quasi prevale l’incredulità per un’impresa dalle proporzioni inimmaginabili alla vigilia. Lo dice Valentina Arrighetti: "Mi sono stupita anch’io dei due muri che ho messo nel primo set, mi sono detta "brava"… cosa che non succede tanto spesso". Ma la centrale biancorossa teme soprattutto che un’affermazione così netta possa far calare la concentrazione in vista di gara 2: "Sono molto contenta ma anche un po’ preoccupata, non sarà facile mantenere la tensione alta e questo sarà il mio primo obiettivo nei prossimi giorni. Già durante la partita, più vedevo il margine che si allungava e più avevo paura di un calo improvviso, a cui sarebbe stato difficile reagire". Anche Ciara Michel, eroina della serata con i suoi 4 muri consecutivi nel terzo set, conserva un impeccabile understatement: "Partita perfetta? No, quella non esiste. Sono soddisfatta perché ho fatto il mio lavoro, quello che si chiede al mio ruolo. Abbiamo giocato tutte molto bene, soprattutto abbiamo giocato da squadra forte e unita".

Carlo Parisi
non è sorpreso dalla grande prova della sua squadra: "Di eclatante stasera c’è solo il risultato. Io non ero così scettico rispetto alla gara, perché nei due giorni che hanno preceduto la partita il contatto con le ragazze mi ha fatto capire che stasera sarebbero scese in campo con il giusto atteggiamento e impegno. Loro però non hanno giocato come sanno e non possiamo attribuirci tutti i meriti per questo". Lo conferma il coach avversario Stefano Lavarini: "Stasera le nostre intenzioni non hanno incontrato il risultato. Busto ha strameritato la vittoria e questo è fuori discussione, ci hanno messo molta serenità e una corretta applicazione tattica; ma noi avremmo dovuto affrontare la partita a viso aperto e con più aggressività. Non siamo riusciti a mettere in campo quello che avevamo pensato, in virtù di tantissimi errori e di un approccio meno spavaldo del dovuto".

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Pubblicato il 09 Aprile 2014
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