Rischio cardiovascolare: chi, come e quando

Esperti a confronto sabato 24 maggio alla Rocca Borromeo per sviluppare collaborazioni al fine di rendere più efficace l'attività di prevenzione sul territorio

Sabato 24 maggio nella Rocca Borromeo di Angera si terrà il convegno “Prevenire i fattori di rischio cardiovascolare: chi, come, quando”. L’evento è organizzato dai reparti di Medicina generale dell’ospedale di Angera e dal reparto di Medicina –Cardiologia riabilitativa dell’ospedale di Somma Lombardo, unità dirette da Alberto Schizzarotto.
Il convegno vedrà la partecipazione di medici specialisti e professionisti impegnati nei diversi campi collegati al mondo sanitario e pubblico. Un approccio sistemico quello proposto dal comitato scientifico, organizzatore del simposio, per poter trattare il tema nelle sue molteplici sfaccettature e proporre scelte strategiche ai diversi portatori di interesse che parteciperanno alla giornata di studio.

L’obiettivo è quello di sviluppare sinergie e collaborazione tra le diverse istituzioni al fine di rendere più efficace l’attività di prevenzione sul nostro territorio. Sebbene molti ormai sappiano come mantenere il proprio corpo in salute, sembra che non siano poi così tante le persone che mettano in pratica queste raccomandazioni. Essere consapevoli dei comportamenti dannosi ci consentirebbe di attuare per tempo le scelte corrette per la nostra salute. Ciò si ottiene grazie ad una corretta informazione. A tal proposito seguirà dopo il congresso di Angera una seconda fase progettuale che coinvolgerà anche i cittadini. Un calendario di incontri serali aperti al pubblico che si terranno a Somma Lombardo e ad Angera, con la partecipazione volontaria di medici del reparto di Medicina Generale – Cardiologia Riabilitativa e il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus e del Lions Clubs del territorio.

Le malattie cardiovascolari sono al primo posto tra le cause di morte in Italia, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. La cardiopatia ischemica è responsabile del 28% di tutte le morti, le patologie cerebrovascolari del 13%. Il 23,5% della spesa farmaceutica italiana (pari all’1,34% del Prodotto Interno Lordo) è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare. Particolare rilevanza, pertanto, assume il problema della prevenzione, soprattutto in classi di pazienti con patologie che sono caratterizzate da un rischio cardiovascolare particolarmente elevato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Maggio 2014
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