Polo chimico, Castellanza e Olgiate fanno squadra
I due comuni puntano a modificare i rispettivi strumenti urbanistici per omogeneizzare l'enorme area da 250 mila metri quadri: "Servirà a favorire gli investimenti". Già perso, però, il treno per Expo
Castellanza e Olgiate Olona modificheranno i rispettivi piani di governo del territorio per rendere il polo chimico (nella foto aerea di Google in alto, ndr) un’area omogenea sulla quale chiunque volesse investire non dovrà scontrarsi con strumenti urbanistici che prevedono destinazioni differenti. Il sindaco neoeletto di Olgiate Olona, Giovanni Montano, e il collega castellanzese Fabrizio Farisoglio si sono incontrati questa mattina (giovedì) insieme ai rispettivi assessori alla partita e ai tecnici per iniziare a definire un percorso che integri le due parti della grande area a cavallo dei due comuni, divisa dalla strada statale del Sempione. L’intero complesso occupa un’area di 250 mila metri quadri dei quali una buona parte da bonificare a fondo con costi piuttosto elevati. Attualmente operano due aziende chimiche nella parte castellanzese (Perstorp e Chemisol), oltre ad una di trasporti, mentre in quella olgiatese (meno compromessa dall’inquinamento, ndr) hanno trovato posto piccole e medie aziende e terziario.
Qualche giorno fa era stata ventiliata un’ipotesi affascinante ma poco praticabile a causa dei tempi e delle difficoltà burocratiche: uno dei proprietari dell’area voleva proporre la realizzazione di una sorta di "fuori Expo" e cioè un’area nella quale stabilire strutture leggere a disposizione di quelle aziende che non troveranno spazio nella grande esposizione universale o che necessitano di una struttura d’appoggio logistico: «Ce ne hanno parlato un mesetto fa, abbiamo verificato la fattibilità con i tecnici – spiega il sindaco Farisoglio – ma i cambi di destinazione d’uso dell’area richiedono troppo tempo e l’area non sarebbe pronta per maggio prossimo. Credo che non vi sia più l’interesse da parte dei proponenti». Per un’occasione sfumata (in precedenza vi fu la battaglia del territorio contro Elcon che voleva installare un impianto per il trattamento dei rifiuti chimici, ndr) se ne aprono altre, l’area è di grande interesse sia per la sua dimensione che per la sua posizione strategica ma trovare investitori non è facile in questo momento. L’adeguamento degli strumenti urbanistici, però, è sicuramente un passo importante per attirare l’attenzione di chi, compatibilmente con i nuovi indirizzi, avrà intenzione di sviluppare un progetto nuovo.
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