“Sea Handling, inefficiente e clientelare”
Dario Balotta, dell'Osservatorio Nazionale Liberalizzazione Infrastrutture e Trasporti, boccia in toto la gestione della vicenda di Sea. "Non vogliono aprirsi alla concorrenza"
«La Sea non intende aprirsi alla concorrenza e teme di perdere la posizione dominante sugli scali di Linate e Malpensa». È la dura posizione di Dario Balotta, che interviene come Osservatorio Nazionale Liberalizzazione Infrastrutture e Trasporti. «Solo così si spiega la nuova scivolata del management, con l’iniezione di capitale di 25 milioni di euro per far nascere la controllata Airport handling. In pratica Sea handling succede a se stessa, anche se cambia nome. Con questa mossa il gruppo SEA si è infilato in un nuovo “vicolo cieco”. Dopo la condanna per le reiterate ricapitalizzazioni per 360 milioni veri e propri aiuti di Stato, alla sua inefficiente e traballante società di handling, adesso il gruppo non rispetta di nuovo le regole comunitarie».
La bocciatura dell’azienda a capitale pubblico direttamente legata al gestore aeroportuale è totale: «Da tempo con la giustificazione di garantire 2.200 posti di lavoro, si ripianavamo enormi disavanzi e al tempo stesso si è tenuta in piedi un’azienda inefficiente, clientelare e consociativa. Nonostante il monopolio Sea non sia riuscita a rendere redditizio il grande investimento pubblico di Malpensa, ha portato gli scali milanesi a bassi livelli di efficienza e ad alti costi di sovrastruttura. Del resto anche le accuse mosse dall’associazione delle aziende di handling italiane (Assohandlers) in una lettera all’Antitrust e all’Enac evidenziano la commistione commerciale, tra il gruppo SEA e il nuovo handlers e che ciò viola di nuovo le norme europee. Per risolvere la crisi occupazionale va adottato un percorso che rispetta le regole e che faccia piazza pulita di tutti i maneger che hanno portato SEA in questa grave situazione tecnica e finanziaria. Adesso la proprietà pubblica (Comune di Milano) deve far cambiare passo al gruppo con una vera discontinuità societaria se no lo scalo per l’EXPO 2015 sarà l’ipercongestionato Bergamo».
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