Business delle badanti, scoperta maxi-evasione fiscale

Scoperta contabilità nascosta per oltre 4,5 milioni di euro. Le Fiamme Gialle hanno scoperto prestazioni pagate a caro prezzo dalle famiglie e 329 badanti alle quali non venivano pagati i contributi lavorativi

Il business delle badanti straniere in provincia di Varese è un fenomeno molto esteso e spesso difficile da controllare sia per la rapidità con cui nascono e muoiono le cooperative che lo gestiscono, sia per l’impermeabilità del mondo delle donne straniere che vi lavorano spesso per problemi di lingua, scarsa conoscenza delle leggi sul lavoro o, addirittura, paura di perdere il posto di lavoro. Questa volta i militari della Guardia di Finanza di Gallarate hanno voluto approfondire i rapporti di lavoro gestiti da due cooperative che operano tra Gallarate e Varese. Gli uomini alle dipendenze del tenente Tino Corona hanno, così,  scoperto un giro di badanti in nero e di evasione fiscale per un ammontare complessivo superiore a 5 milioni di euro messo in atto da due cooperative operanti nel varesotto e facenti capo ad un soggetto di nazionalità italiana. 

Il sistema era così architettato: le due cooperative fornivano a caro prezzo, a ignari cittadini, personale femminile (tutte di nazionalità rumena) per accudire i propri familiari ammalati o anziani ma, nonostante ogni prestazione venisse regolarmente fatturata, la successiva registrazione e dichiarazione delle fatture veniva omessa. I finanzieri hanno così intrapreso, fin dai primi giorni del 2014, una serie di mirati controlli fiscali, al seguito dei quali sono venuti alla scoperta di un archivio informatico e cartaceo contenente tutti i dati che hanno permesso la ricostruzione della clamorosa evasione fiscale in atto, dando il via all’operazione “bad carers”, ed alla quantificazione del patrimonio illecito accumulato dal responsabile.

Anche la nota trasmissione “Striscia la Notizia”, nel corso dell’attività di indagine delle Fiamme Gialle, ha mandato in onda un servizio in cui si ipotizzavano fenomeni di “caporalato” analoghi perpetrati nella nostra Provincia. Le fiamme gialle hanno seguito inizialmente quella traccia ma va specificato che in questo caso i fatti non riguardano la cooperativa Il Trifoglio di Gavirate, già coinvolta a suo tempo in un’altra indagine.

L’indagine insiste invece su Gallarate e riguarda l’evasione fiscale: i dati contenuti nella contabilità in nero delle due cooperative gallaratesi hanno permesso ai finanzieri di ricostruire una Comando Provinciale della Guardia di Finanza Varese omessa dichiarazione, dal 2009 ad oggi, di elementi positivi di reddito non dichiarati per 4 milioni e mezzo di euro, nonché più di 900 mila euro di ritenute previdenziali non versate o non operate. 

Un business (ed una relativa evasione fiscale) che, sulla base dei dati raccolti, era in continua espansione e che è stato” bloccato”grazie all’azione della Guardia di Finanza. Non solo la macroscopica evasione: le 329 badanti, ignare del trattamento che veniva loro fornito, sono state vittime del mancato pagamento dei propri contributi lavorativi. Quest’ultime infatti erano convinte che gli importi relativi venissero versati ai competenti enti previdenziali con le liquidazioni mensili delle paghe, invece, tale importo veniva” trattenuto” dal loro datore di lavoro. Il rappresentante legale delle cooperative è stato deferito all’A.G. per le ipotesi di reato previste dal D.Lvo nr 74/2000

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Pubblicato il 05 Agosto 2014
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