Nel paradiso perduto dell’Isolino Virginia

Una fugace visita grazie ad un amico pescatore svela un patrimonio dimenticato e lasciato in balìa di se stesso

isolino virginia fotoSono rimasti due abitanti nel luogo dove i nostri antenati migliaia di anni fa trovarono riparo sulle palafitte: una biscia d’acqua, che appena sente avvicinarsi la barca si tuffa nel lago, e un gatto, nutrito di tanto in tanto da un’amica. Perlomeno sono quelli che siamo riusciti a scorgere perché il resto, all’Isolino Virginia, parla di barche arenate nel piccolo golfo, erba alta, secchi pieni di birre e lattine, serrande abbassate, silenzio.
A metà di un pomeriggio infrasettimanale solo qualche canoa, e sul tardi un paio di equipaggi di canottieri sfiorano, remando tranquilli, le sponde dell’isola.
Una volta messo piede sul pontile il panorama è al contempo bellissimo e desolante: i colori dell’autunno che arriva fanno da sfondo a qualche svolazzo di cormorani e a una famigliola di anatre di lago, ma l’apparente abbandono del luogo riempie di tristezza.

isolino virginia fotoIl locale, fino a qualche tempo fa meta di turisti soprattutto nelle affollate giornate dei fine settimana, risulta oggi un posto fantasma: solo tra 15 giorni termineranno le crociere sul lago proposte dalla Provincia: poi neppure questo battello pubblico potrà assicurare la possibilità di visitare il patrimonio che non è non solo del comune di Varese, né dei varesini, ma del mondo intero: trattasi di sito Unesco.
Questo panorama ricco di natura e di riferimenti del passato – gli scavi si trovano nella boscaglia a poca distanza dal retro del ristorante – fa quasi dimenticare il problema delle alghe.
Anche qui, anzi più che altrove, le acque basse, la vicinanza coi canneti e il fondale assicurano uno spettacolo disarmante: una patina oleosa, marrone e maleodorante che circonda completamente questo lembo di terra, dove al paradiso delle ninfee si contrappone la putrida e marcescente distesa di alghe. Il comune ha avuto una lunga contesa con i precedenti gestori. Dopo la morte di Antonio Longo, la famiglia ha riconsegnato infine le chiavi. Ora si attende che il comune pubblichi un nuovo bando per assegnare la gestione del luogo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Settembre 2014
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