Da Varese a Milano sul treno “virtuale”, nella scuola macchinisti di Trenord
Collaudato in queste settimane, il simulatore consente agli allievi di sperimentare la guida di un TSR prima di mettersi ai comandi di quello vero: ricostruito il percorso della linea che passa anche da Gallarate e Busto
Con la nebbia, con la pioggia, con il treno (succede, si sa) che ha qualche guasto a bordo. Così imparano a muoversi i futuri macchinisti di Trenord: nei primi mesi di formazione, non su un treno vero, ma sul nuovissimo simulatore, che ricostruisce "virtualmente" il viaggio da Varese al Passante Ferroviario di Milano. Siamo a Novate Milanese: qui c’è il deposito storico delle Ferrovie Nord Milano, costruito negli anni Trenta spostando le officine che erano a Saronno.
Ma qui – in una palazzina moderna – c’è anche la scuola degli allievi macchinisti di Trenord, dove per mesi i futuri macchinisti studiano il funzionamento dei segnali, il complesso regolamento, i treni che si troveranno a guidare: una prima parte di formazione (7 mesi) si fa in aula, poi dopo un primo esame di conoscenza teorica altri 7 mesi “sul campo” (con140 ore di pratica alla guida). Da oggi, la scuola ha uno strumento in più, il simulatore Sictre sviluppato dalla ShRail di Milano: un sistema che riproduce la cabina di guida di un treno TSR (usato
in particolare sulle linee suburbane intorno a Milano). Una riproduzione fedele, persino nella sensazione fisica che danno i comandi quando li si aziona: «Il banco del macchinista è stato allestito da noi con manipolatori e pedali originali inseriti nel simulatore» spiega Eros Pettinelli di ShRail. «Altri strumenti, ad esempio i manometri, sono invece restituiti con monitor e touch screen».
Il simulatore prevede anche la ricostruzione esatta – anche visivamente – di due diversi percorsi, «della linea Varese-Milano e del Passante Ferroviario», spiega Paolo Davanzo, responsabile della Struttura Formazione tecnico operativa di Trenord. La ricostruzione del percorso è molto accurata e consente di cogliere anche diversi elementi tipici presenti lungo la linea: quelli ferroviari, come il passaggio a livello di Gazzada-Schianno o il bivio di Gallarate, e quelli del paesaggio. Percorrendo virtualmente la linea S5 Varese-Milano si parte dalla stazione della città giardino, si passa nel sottopasso di Largo Flaiano, si superano poi gli "archi" in mattoni prima della stazione di Cavaria con Premezzo e i muri delle fabbriche
del quartiere Cascinetta a Gallarate, fino a transitare accanto allo stadio e alla sede della Gallaratese, che videro gareggiare sulla pista d’atletica Ottavio Missoni e Dario Fo (la sede è ben riconoscibile, nella foto a sinistra). Di qui poi si va avanti fino a Milano, fin quasi a intravedere i grattacieli di Porta Nuova (nella foto sotto) per poi entrare nella galleria del Passante Ferroviario, che ha un sistema di circolazione dei treni e di segnali luminosi
particolare, che gli allievi macchinisti devono imparare a conoscere: attualmente sono una decine – tra cui due donne – con età tra i 25 e i 35 anni. In più il simulatore serve anche al mantenimento delle competenze dei macchinisti, in sostanza al rinnovo della "patente" di guida dei treni richiesto al personale: la corsa in simulatore avrà lo stesso valore di una corsa sul treno vero. Anche la ricostruzione visiva del percorso serve a dare maggior realismo alla simulazione, anche se il cuore rimangono scambi, segnali, "boe" del sistema di controllo della marcia del treno: il sistema ferroviario è fatto di regole rigide per garantire la massima sicurezza, si viaggi infatti non "a vista", ma guidati da segnali che assicurano la linea libera e che richiedono il rispetto di velocità e altre condizioni di marcia.
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