L’attesa è finita: la Varese del Poz inizia con il derby

Domenica sera al PalaWhirlpool (20,30) i biancorossi ospitano la Vitasnella Cantù per la gara più sentita. Il coach: «Emozioni fortissime, stress ai massimi. Ma detesto perdere». Diretta liveblogging su VareseNews

Il Tour de France, la più grande corsa ciclistica del mondo, ha lanciato da qualche anno la cosiddetta Grand Départ: non una semplice tappa di partenza della gara ma un evento mediatico e sportivo di notevoli dimensioni che caratterizza anno dopo anno la rincorsa alla maglia gialla. Qualcosa di simile – ma non perché gli antidiluviani organizzatori di LegaBasket ci hanno pensato – accadrà al 93° campionato italiano di pallacanestro, che alla prima giornata propone in posticipo televisivo il derbyssimo tra Varese e Cantù, impreziosito dall’esordio sulla panchina biancorossa di coach Gianmarco Pozzecco.

EMOZIONI DA "PRIMA VOLTA" – Un’esperienza, quella della "Mosca Atomica", che ha iniziato a regalare emozioni molto forti tanto al diretto interessato quanto ai tifosi, fin dal giorno in cui il suo ritorno è stato ipotizzato ancora quando lo scorso campionato era in corso. E con l’avvicinarsi della prima partita, il tasso di attesa si sta innalzando a dismisura: a Masnago ci sarà il tutto esaurito o giù di lì nonostante la diretta su RaiSport, le magliette "I’m back" sono andate a ruba e tutti sognano che a un certo punto l’allenatore getti in tribuna giacca e mocassini e si involi sul parquet. Questo è impossibile e il coach lo sa bene, come ha spiegato nella conferenza stampa fiume del venerdì nella quale si è fatto accompagnare dal fido vice, Ugo Ducarello (nella foto).
«Inutile nascondere che il momento in cui entrerò in campo sarà bellissimo, emozionante e che le mie lacrime sono assicurate. Spero di viverlo accanto alle persone (cita Toto Bulgheroni, Meneghin, Galleani e pochi altri ndr) di Varese a me più vicine e mi auguro che sia circoscritto ai primi minuti: il derby è delicato anche per la squadra che non dev’essere condizionata da questa cosa». Il Poz suggerisce anche il modo migliore, secondo lui, per vivere quei momenti che a Varese tutti aspettano: «Sarà come vivere tutto il nostro passato in pochi istanti: ognuno lo affronti con il massimo della gioia». 

(Dawan Robinson: gli toccherà il pericoloso Johnson-Odom / foto di S. Raso – Newphotopress)

DETESTO PERDERE – Guascone da giocatore, Pozzecco si è solo in parte trasformato da quando dirige le squadre. Ad ammetterlo è lui stesso quando racconta un diverso approccio alla partita: «Ora per me la vigilia è più lunga e spasmodica e in questo caso tutto è amplificato: non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che provavo da atleta. Sono stressato, terrorizzato, mi sto cag… addosso, sono sull’orlo del suicidio e devo ringraziare Ugo e Matteo (Ducarello e Jemoli, gli assistenti ndr) che mi stanno tenendo a bada in questi giorni di vigilia. Per fortuna, se perderò la testa, ci saranno loro a rimettere tutto a posto». Il richiamo del campo però è ancora fortissimo: «Mi piacerebbe tantissimo giocare questa partita, invidio i giocatori che potranno scendere in campo, cosa che per me non è proprio possibile. Allora seguirò il consiglio che mi diede una volta Boscia Tanjevic (proprio il tecnico che lo escluse dagli Europei d’oro del ’99 ndr): "Fai capire ai tuoi giocatori che tu stai faticando come loro". Ecco: domenica mi stancherò tantissimo e… a bordo campo mi vedrete anche difendere, cosa che non ho mai fatto quando vestivo la maglia biancorossa».
Il rapporto con i "suoi ragazzi" è l’ennesimo propulsore per il Pozzecco-allenatore: «Da quando rivesto questo ruolo, il mio unico pensiero è quello di fare felici tutti quelli intorno a me a partire dai giocatori. Non mi è mai piaciuto perdere, ora lo detesto perché le sconfitte rendono infelice la squadra e questo non lo sopporto: anche i miei problemini con gli arbitri derivano da questo, mi spiace sentire un fischio ingiusto, sento il dovere di difenderli anche se poi capisco anche quanto sia difficile il lavoro dei fischietti».

MOSSE E CONTROMOSSE – Emozioni e attesa dovranno però gioco forza lasciare il posto al basket giocato al momento della palla a due. Le formazioni si sono già incrociate in due occasioni amichevoli durante un precampionato di segno opposto: ottimo per Cantù  e pessimo per Varese, tanto che i brianzoli hanno fatto segnare il miglior record "estivo" mentre Diawara e compagni sono stati i peggiori dell’intera Serie A. «Averci già giocato e perso due volte può essere, secondo me, un piccolo vantaggio per noi – spiega il Poz – o almeno mi piace pensare che avremo ancora più stimoli. Gli stessi che ci danno quelle previsioni dei giornali secondo i quali la Openjobmetis vale "una stellina" e cioé la lotta per non retrocedere. Rispetto tutte le previsioni ma non sono d’accordo e anzi, rammento che gli esperti nell’estate del ’98 ci davano un voto tra il 5 e il 6… Tornando alla partita e alle amichevoli, purtroppo noi abbiamo avuto parecchi infortuni ma ora la squadra è al completo: forse anche questo può permetterci di preparare qualche sorpresa anche se Pino Sacripanti è coach molto preparato e conosce bene anche chi di noi non ha giocato». Pozzecco cita Rautins e Deane, i due che hanno giocato di meno per l’infortunio e per l’ingaggio "tardivo": «Il Willie visto fin’ora è solo un parente di quello del futuro: lui ed Andy sono uomini dal grande potenziale dal quale ci aspettiamo un passo avanti che sono sicuro arriverà».

(Ed Daniel, atteso nei voli sopra il ferro)

CANTU’ NUOVA E PERICOLOSA – Lasciati partire Ragland, Leunen e gli azzurri Cusin (Sassari) e Aradori (Galatasaray), l’Acqua Vitasnella è ripartita da altri due italiani come Stefano Gentile e Abbass e da una campagna acquisti molto interessante. Tre gli uomini da tenere sotto stretto controllo: il play Johnson-Odom, la guardia Feldeine (reduce dai mondiali con la Repubblica Dominicana) e l’ala Damian Hollis prelevata da Biella: una trazione posteriore che dà pericolosità sul perimetro e che si affida a un dimagritissimo Eric "Tre sgabelli" Williams per le battaglie d’area insieme al croato Buva e all’acerbo ma atletico senegalese Mbodj. Una truppa, quella di Sacripanti, che si è guadagnata una posto nelle prime file sull’ipotetica griglia pre-campionato e che vuole confermarsi nel derby del PalaWhirlpool.

LA DIRETTA – Prima di campionato e ritorno delle dirette cestistiche in liveblogging proposte dalla redazione sportiva di VareseNews. Il derby sarà raccontato minuto per minuto sul nostro giornale fin dalle ore precedenti la palla a due, con fotografie, notizie, curiosità sulla partitissima di Masnago. La diretta è offerta dall’agenzia "Sensazione Viaggi" di Varese e dalla catena "Da Moreno"; è già possibile collegarsi ed esprimere il proprio pronostico con il classico sondaggio prepartita. L’hashatag dedicato su Twitter e Instagram sarà #varesecantu (senza accento), e per visualizzare il liveblogging potete CLICCARE QUI.  

Openjobmetis Varese – A. Vitasnella Cantù

Varese: 1 Rautins, 2 Daniel, 4 Casella, 5 Robinson, 6 Lepri, 9 Diawara, 11 Okoye, 12 Deane, 13 Callahan, 14 Kangur, 18 Balanzoni. All. Pozzecco.
Cantù: 1 Johnson-Odom, 4 Feldeine, 5 Abbass, 8 Bloise, 16 Mbodj, 18 Jones, 19 Maspero, 22 Hollis, 25 Buva, 30 S. Gentile, 31 Williams. All. Sacripanti.
Arbitri: Vicino, Sardella, Di Francesco.



Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Ottobre 2014
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