Quotazione in borsa vicina per Nau!

Nessuna conferma e nessuna smentita dall'amministratore delegato, Fabrizio Brogi. Potrebbe essere vicina la quotazione in borsa dell'azienda di Castiglione Olona

Per il momento non c’è nulla di sicuro, ma l’indiscrezione di una probabile quotazione in borsa di Nau! è qualcosa di più di una semplice voce di corridoio. Dall’azienda di Castiglione Olona che oggi occupa circa 360 persone e conta 75 negozi tra diretti e affiliati, non arriva nessuna conferma, ma nemmeno nessuna smentita.
«Ci stiamo pensando – dice al telefono Fabrizio Brogi, presidente di Nau! – ma non so dire quando e se con certezza prenderemo questa decisione. Siamo entrati nel programma Elite di Borsa Italiana e devo ammettere che uno dei vantaggi di questo programma è che offre all’impresa una conoscenza e una formazione diretta dell’Aim (il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese italiane ad alto potenziale di crescita ndr.) e questo avvicinamento puntuale ai meccanismi di borsa rende appetibile l’idea di una quotazione».
Se per il momento la prudenza prevale sui facili entusiasimi, una cosa rimane certa: «Noi abbiamo un grande vantaggio; non dobbiamo per forza andare in borsa. Da parte degli istiuti di credito c’è nei nostri confronti molta disponibilità e questo ci consente di poter avere le condizioni ideali per ottenere finanziamenti anche in modo, diciamo, tradizionale».
Condizioni favorevoli dovute alla continua crescita dell’impresa di cui Brogi è timoniere esperto e che vede una crescita costante del fatturato e un’espansione verso i mercati esteri: «Nell’ultimo anno abbiamo riscontrato un grande interesse da parte dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India e Cina) e stiamo pensando di aprire in questi Stati dei negozi con formula franchising. Un successo che dobbiamo in parte al passaparola spontaneo e che dimostra come il Made in Italy di qualità gode di buona salute e dall’altra da una strategia azzeccata: quella della presenza negli areoporti con tre negozi a Malpensa, uno a Torino, uno Linate e uno Bari».

LEGGI ANCHE L’INTERVISTA A FABRIZIO BROGI 

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 28 Ottobre 2014
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