Siamo giovani scrittori e non siamo sdraiati

Presentati alla libreria Feltrinelli i 23 finalisti. Ispirati dalla traccia “Quel profumo” su cui dovevano costruire il loro racconto, hanno attinto dai classici, come Dostoevsky e Gesualdo Bufalino, utilizzato immagini del cinema d’autore e del fumetto, da Geronimo Stilton a Joe Sacco, fino alle canzoni di Enzo Jannacci e Marilyn Manson


Durante la serata del Premio Chiara dedicato alle storie di impresa, l’imprenditore intervistato dal giornalista Matteo Inzaghi, a proposito delle statistiche in economia, aveva detto: «Sono come il tanga, mostrano tanto, ma non quello che conta». Dopo la presentazione alla libreria Feltrinelli dei 23 finalisti del Premio Chiara Giovani (il premio è rivolto a giovani nati tra il 1 gennaio 1989 e il 31 dicembre 1999), mai metafora fu più azzeccata.
I giovani aspiranti scrittori presentati e intervistati dal giornalista Andrea Giacometti e dal direttore artistico del Premio Chiara, Bambi Lazzati, hanno dimostrato di essere molto meglio di come viene rappresentata la loro categoria sociale. Tutt’altro che sdraiati e disinteressati ai destini del mondo, hanno mostrato di avere un’idea precisa di quello che gli succede intorno e si interrogano con grande realismo su ciò che li aspetta ed anche su ciò che è stato. Ispirati dalla traccia “Quel profumo”, su cui dovevano costruire il loro racconto, hanno attinto dai classici, come Dostoevsky e Gesualdo Bufalino, utilizzato immagini del cinema d’autore e del fumetto, da Geronimo Stilton a Joe Sacco, ascoltato le canzoni di Enzo Jannacci e Marilyn Manson.
Altra statistica beffarda e poco veritiera è quella sullo stato della scuola italiana, sempre peggiore di qualcun altra. Ebbene, quasi la totalità dei finalisti ha saputo dell’esistenza del concorso grazie agli insegnanti e qualcuno si è sentito addirittura “investito” da una proposta che non poteva rifiutare, ma alla fine tutti l’hanno accettata per il grande piacere di scrivere.
Qualcuno di loro nel frattempo ha trovato lavoro come copywriter e giornalista malpagato, qualcun altro ha già pubblicato un libro. C’è chi fa il pittore, traendo ispirazione dai lavori che di volta in volta svolge anche in giro per il mondo e chi invece vuole aprire una libreria nel Minnesota. Infine, c’è chi studia lettere moderne perché qualcuno lo ha fatto innamorare della letteratura sui banchi di scuola o semplicemente perché in famiglia c’era chi dava il buon esempio con il libro in mano e la tv spenta.
Ora la giuria dovrà decidere i sette o otto finalisti, perché ci potrebbero essere anche dei pari merito. L’appuntamento senza statistiche per la premiazione finale è per domenica 19 ottobre, ore 15.30 a Villa Recalcati.

I nomi dei 23 finalisti: Tommaso Benzoni, Andrea Carabelli, Sonia Cecchin, Rita Colombo, Mattia Conti, Elisa De Micheli, Mattia De Rinaldis, Giada Ferrandina, Nicolò Fiori, Anna Andrea Giovarruscio, Glenda Giussani, Francesca Marmonti, Susanna Marsiglia, Chiara Mazzetti, Giovanni Meggiolaro, Paola Perdoncin, Federico Ellade Perruzzotti, Fabio Perversi, Aline Rebba, Lucilla Scolaro, Sara Simoni, Gabriele Visentin, Alessandro Vita.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Ottobre 2014
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