È tornato in superficie lo speleologo bloccato in profondità
È uscito l'uomo che era stato colto da malore mentre era impegnato in una visita della galleria Schiapparelli. L'intervento di salvataggio dei tecnici del soccorso alpino e speleologico è durato dodici ore
È salvo ed è uscito dalla grotta Schiapparelli lo speleologo colto da malore mentre si trovava 250 metri sotto terra. Lo comunica il Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico impegnato dalle 23 di ieri, sabato 1 novembre, al Campo dei Fiori.
L’uomo, di 78 anni, era sceso con il figlio e alcuni amici per visitare il lungo percorso sotterraneo. A un certo punto, però, le forze lo avevano abbandonato. Tre persone del gruppo erano quindi risalite per cercare aiuto. Immediatamente erano scattati i soccorsi. In tutto, le operazioni sono durate 12 ore: i tecnici della IX Delegazione di Soccorso Speleologico, coadiuvati dai tecnici di soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana del CNSAS già nella notte lo avevano raggiunto. Un medico lo aveva visitato confermando che si trattava di un malessere dovuto a forte stanchezza. Dopo alcune ore trascorse nella tenda termica a riposare, lo speleologo, questa mattina, ha accettato di ritornare in superficie con le proprie forze. Così, coadiuvato dai tecnici, piano piano ha ripercorso il cammino sotterraneo che era stato, nel frattempo, preparato per permettere il suo passaggio attraverso pozzi, anfratti e meandri in modo più agevole.
Una vota in superficie, i sanitari del CNSAS hanno affidato l’uomo ai colleghi del 118, giunti con una ambulanza in prossimità dell’ingresso. Sul posto erano presenti a supporto anche i vigili del fuoco con gli specialisti del SAF.
I tecnici del CNSAS hanno poi provveduto a rimuovere gli attrezzamenti su corda che si sono resi necessari per il recupero dello speleologo e hanno portato all’esterno tutti i materiali che sono stati impiegati.
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