I comuni vicini a Expo esclusi dal bando regionale, Centinaio non ci sta

Il sindaco legnanese cerca una sponda nel consiglio metropolitano di Milano, di cui fa parte, per ottenere dalla Regione una "corretta ridefinizione della graduatoria" che distribuisce 3 milioni di euro per l'attrattività

Il sindaco Alberto Centinaio non ci sta, brucia l’esclusione dai progetti finanziati dalla Regione per Expo di quello realizzato dai comuni più vicini ad Expo. Nel corso dell’odierna riunione del Consiglio Metropolitano Milanese, infatti, ha distribuito a tutti i consiglieri una lettera  nella quale ricostruisce la vicenda relativa al bando “Attrattività territoriale lombardo per Expo 2015” che ha sancito l’esclusione dai finanziamenti del progetto presentato da 20 Comuni dell’aggregazione legnanese, in partenariato con le associazioni di rappresentanza imprenditoriale, con la rete d’impresa dell’ospitalità, con la sede decentrata della Provincia, con i comitati e le associazioni più rappresentative del territorio.

Il Sindaco Centinaio chiede al Consiglio Metropolitano di farsi parte attiva nei confronti di Regione Lombardia affinché quest’ultima provveda rapidamente ad una corretta ridefinizione della graduatoria. Nei giorni scorsi, insieme al collega Consigliere Metropolitano e Sindaco di Rho, Pietro Romano, capofila di un progetto presentato dal Consorzio bibliotecario per l’area del Nord Ovest, aveva già provveduto ad inviare una esplicita richiesta a Regione Lombardia e per conoscenza al Sindaco di Milano. «Confidiamo – scrive – che la Regione possa intervenire per rimuovere le cause di un conflitto che non vogliamo promuovere, ma che – in assenza di fatti concreti – saremo costretti ad attivare a difesa del lavoro serio ed efficace fatto da tanti soggetti pubblici e privati». E conclude: « E’ davvero paradossale che le “terre di Expo”, nonostante la disponibilità alla cooperazione fin qui dimostrata per la buona riuscita dell’evento internazionale, vengano totalmente ignorate a vantaggio di altre realtà oggettivamente lontane dalla realtà dell’appuntamento del 2015».

Di seguito la lettera

Egregi colleghi,

In data 3 dicembre 2014, Regione Lombardia con Decreto n. 11527 della “Direzione Centrale Programmazione integrata e finanza” ha approvato le graduatorie dei progetti presentati a seguito dell’avviso pubblico in oggetto (DDS 5256 del 4 agosto 2014).

Il bando assegna i primi 3 milioni di euro a progetti finalizzati alla promozione dell’attrattività del territorio lombardo in occasione di Expo 2015. I contributi sono riferiti alla “prima fase” progettuale (ottobre /dicembre 2014) mentre per la seconda e terza fase (2015) verranno assegnati altri 7 milioni di euro.

Hanno partecipato al bando numerose aggregazioni di soggetti locali, sia pubblici che privati.
La graduatoria finale dei progetti è stata definita attraverso una prima fase di procedura negoziata, condotta dalle CCIA provinciali. Questa prima fase ha permesso di “scremare” le proposte iniziali. Sembra infatti che il totale dei progetti presentati alle CCIA sia stato pari a 120 circa. Di questi solo 33 sono stati ritenuti ammissibili, 10 dei quali sono stati proposti da soggetti appartenenti al territorio della Città Metropolitana.

Fra i 33 progetti ammessi, solo 12 sono stati finanziati. Il finanziamento dei 12 progetti ha consentito di esaurire il budget assegnato alla prima fase del bando.

Il criterio adottato dalla Regione per la formazione della graduatoria e l’individuazione dei 12 progetti avrebbe dovuto essere costituito dalla classica attribuzione di punteggi sulla base della griglia prevista dal decreto regionale. Così è stato fatto, ma la Regione, dopo aver definito la graduatoria-base attribuendo a ciascun progetto un punteggio ha perfezionato la graduatoria finale introducendo un criterio aggiuntivo NON previsto dal bando: selezionare i primi 12 progetti fra ciascuna della province lombarde.

A seguito dell’adozione di questa “forzatura” nella graduatoria finale alcuni progetti, pur avendo ottenuto punteggi superiori a quelli finanziati, sono stati fatti slittare dietro a questi. L’esito è dunque evidente: alcuni progetti, pur essendo stati considerati migliori di altri, sono stati esclusi dal finanziamento a vantaggio di altri ritenuti ammissibili, ma meno meritevoli sotto il profilo della completezza progettuale.

Tutti i progetti esclusi a seguito dell’applicazione di questo arbitrario criterio appartengono al territorio milanese. Essi sono:

il progetto presentato con capofila il Comune di Legnano (63 punti) per un contributo, relativo alla prima fase, di 69.300 euro;
il progetto dei Navigli Lombardi (56 punti) per euro 16.250;
il progetto con capofila il Comune di Corbetta (56 punti) per euro 88.000;
il progetto del Consorzio Bibliotecario Nord Ovest (54 punti) per euro 60.000.

Si noti che fra i progetti beneficiati e finanziati grazie al “singolare” criterio regionale (non previsto dal bando) rientrano:
quello presentato dalla CCIA di Sondrio (55 punti) che ha ottenuto € 300.000;
quello presentato dalla Fondazione Museo dell’aeronautica di Varese (54 punti) che ha ottenuto € 207.956.=.

Si noti che questi due progetti sono stati finanziati pur avendo acquisito meno punti dei 3 progetti di Legnano, dei Navigli e di Corbetta e un ex aequo con quello di Rho. Inoltre i quattro progetti milanesi esclusi richiedevano complessivamente € 233.000, circa 70 mila euro meno del solo progetto finanziato per Varese.

Si noti infine che nella graduatoria finale, fra i 12 progetti ammessi, ben 5 sono stati presentati da Camere di Commercio e cioè da soggetti che il bando indicava come referenti e responsabili della “procedura negoziata” da attivare nella fase iniziale. Anche questo criterio appare poco chiaro: come sia possibile che soggetti incaricati di effettuare la valutazione del progetto coincidano con i presentatori del progetto; è questione che lascia piuttosto sconcertati. Anche in questo caso Milano ha brillato in negativo: infatti la CCIA di Milano non solo non ha presentato progetti, ma a differenza di altri territori provinciali non ha stanziato nemmeno un euro per sostenere i progetti ritenuti meritevoli di attenzione.

Un ultimo dato riguardo il beneficiario del finanziamento appartenente al territorio milanese. Il progetto è stato presentato dalla Fondazione Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Ha ottenuto 66 punti ed un finanziamento di € 197.500. Senza nulla togliere al progetto facciamo notare che:
l’unico ente locale socio della fondazione è il Comune di Milano;
il bando prevedeva espressamente che “il Comune di Milano … già interessato a specifici interventi connessi ad Expo 2015” fosse escluso dai finanziamenti;
il progetto presentato dalla Fondazione non verrà realizzato solo in provincia di Milano, ma ha contenuti sovra-provinciali.

L’esito di questa procedura è dunque evidente a tutti: a causa di criteri arbitrari (non previsti dal bando) e di interpretazioni controverse e sicuramente poco lineari, i territori dell’area metropolitana e, in particolare, i Comuni che materialmente subiranno i contraccolpi urbanistici, ambientali, viabilistici e sociali dell’evento internazionale, NON avranno alcun contributo.

Questi Comuni avevano da tempo attivato processi virtuosi di aggregazione finalizzati a costruire “dal basso” iniziative e proposte per l’economia, il lavoro, l’attrattività e la promozione dei territori.

Avevano contato sui finanziamenti statali, promesse dal Governo: ma queste risorse non sono mai state stanziate.

Avevano poi sperato nel sostegno delle Camere di Commercio, ma tale sostegno si è concretato in altre Province, non in quella di Milano.

Avevano infine confidato nelle risorse regionali partecipando ai due bandi indetti da Regione.

Porto l’esempio concreto dell’aggregazione legnanese: 20 Comuni uniti, in partenariato con le associazioni di rappresentanza imprenditoriale, con la rete di impresa dell’ospitalità, con la sede decentrata dalla Provincia, con i comitati e le associazioni più rappresentative del territorio, hanno lavorato per mesi proponendo un progetto che la stessa Regione Lombardia ha valutato come il 7° miglior progetto regionale. L’esclusione prodotta dai criteri sopra esposti, costituisce pertanto una grave e inaccettabile penalizzazione di un territorio che – senza aiuti dalle Camere di Commercio – ha scelto di unirsi e di lavorare in modo virtuoso e lungimirante.

Legnano non ha intenzione di fermarsi. Se Regione Lombardia non adotterà provvedimenti di autotutela e di rettifica della graduatoria approvata, farà ricorso ed è sicura di poterlo vincere.

Insieme al collega Consigliere metropolitano e sindaco di Rho, Pietro Romano (capofila del progetto presentato dal Consorzio bibliotecario per l’area del Nord Ovest), ho già provveduto ad inviare esplicita richiesta a Regione Lombardia e per conoscenza al collega Sindaco di Milano.

Confidiamo che Regione possa intervenire per rimuovere le cause di un conflitto che non vogliamo promuovere, ma che – in assenza di fatti concreti – saremo costretti ad attivare a difesa del lavoro serio ed efficace fatto da tanti soggetti pubblici e privati.

Chiediamo al Consiglio Metropolitano di farsi parte attiva verso Regione Lombardia affinché si provveda rapidamente ad una corretta ridefinizione della graduatoria.

E’ davvero paradossale che le “terre di Expo”, nonostante la disponibilità alla cooperazione fin qui mostrata per la buona riuscita dell’evento internazionale, vengano totalmente ignorate a vantaggio di altre realtà oggettivamente lontane dalla realtà del grande appuntamento del 2015.

Siamo ancora in tempo per evitare questo sconcertante esito e spero che il Consiglio, condividendo e sostenendo questo appello, possa fare quanto in suo potere per evitare ulteriori e gravi problemi.

Cordialmente.

Alberto Centinaio
Sindaco di Legnano, Consigliere Metropolitano

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 11 Dicembre 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.