Tutte le spese degli enti pubblici a portata di click

Il sito internet "Soldipubblici" annunciato da Renzi presenta attraverso un’interfaccia chiara e molto semplice da utilizzare i capitoli di spesa di comuni, regioni, province e aziende sanitarie

Quanto spende il vostro comune per la cancelleria? Quanto in più della media nazionale? E la vostra regione per la rappresentanza? Di meno o di più dell’anno scorso?
Spese, tabelle e analisi sulle spese degli enti pubblici sono ora a portata di click. Il sito internet annunciato dal premier Renzi, Soldipubblici, presenta attraverso un’interfaccia chiara e molto semplice da utilizzare i capitoli di spesa pubblica: attraverso di esso è possibile accedere ai dati dei pagamenti delle regioni, delle aziende sanitarie regionali, delle province e dei comuni, con cadenza mensile e aggiornamento al mese precedente.
I dati sono tratti dal sistema Siope, frutto di una collaborazione tra Banca d’Italia e Ragioneria Generale dello Stato, che aggrega i pagamenti giornalieri delle diverse pubbliche amministrazioni attraverso una serie di circa 250 codifiche gestionali.

In parole molto semplici attraverso il sito potete sapere con un semplicismo click quanto il Comune di Gallarate spende per la cancelleria (32mila euro nel 2013 e 50mila euro nel 2014), oppure quello di Varese per i propri organi istituzionali (587mila euro nel 2013 e 549mila fino a novembre del 2014), o anche a quanto ammonta il conto benzina per il piccolo Comune di Duno (1.360 euro nel 2013 e 100 euro nel 2014).

Si tratta di informazioni che già oggi erano pubbliche e disponibili ma l’operazione lanciato con il nuovo sito internet del Governo non è affatto di poco conto se si è a conoscenza della trafila fino ad oggi necessaria per poterli consultare. E, almeno secondo quanto annunciato, non è che il primo step: l’attuale versione sarebbe solo il primo passo di un processo che si svilupperà nel 2015 attraverso una serie di tappe successive.

La sfida forse più importante riguarderà, infatti, la fatturazione elettronica. Dal 31 marzo 2015 tutti i fornitori di pubblica amministrazione locali dovranno inviare obbligatoriamente fatture elettroniche, così come già fanno i fornitori delle pubbliche amministrazioni centrali dal 6 giugno 2014. Con la fatturazione elettronica sarà possibile incrociare i dati di Siope con quelli delle fatture (che contengono, tra le altre cose, il dettaglio dei beni e delle quantità). Questo permetterà di arricchire esponenzialmente le informazioni disponibili e quindi di produrre ricerche e comparazioni con un maggior livello di dettaglio.

Ecco come funziona il sito internet Soldipubblici:

soldipubblici.gov.it si basa su un motore di ricerca semantico che è in grado di associare ente a voce di pagamento, sulla base delle codifica gestionale di SIOPE, e fornire l’importo speso per il mese corrente, l’andamento della spesa annuale e a una serie di utili indicatori.
Digitando, ad esempio, “pennarelli” il sistema visualizzerà la codifica gestionale 1341, relativa a “Cancelleria e materiale informatico e tecnico”, la più probabile a ricomprendere il termine cercato.
Ma spesso le codifiche proposte possono essere più di una. Digitando “personale” i risultati ottenuti saranno 10, ad indicare i diversi dettagli nei quali si articolano i pagamenti.
Le voci da approfondire, con il tasto “+” si aggiungono a un’area di selezione e, per ciascuna di esse, è possibile visualizzare una serie di informazioni utili ad analizzare il dato nel suo contesto.
Il sistema delle codifiche gestionali cambia con le tipologie degli enti. La stessa ricerca può portare a codifiche diverse, per esempio, per una regione, un comune o una provincia.
Bisogna ricordare che, un importo pari a zero, è comunque riferito al mese in corso mentre possono comunque sussistere pagamenti in altri mesi dello stesso anno.
Attraverso la visualizzazione “timeline” è possibile visualizzare il grafico dell’intero andamento, sia per l’anno in corso che per l’esercizio precedente.
Le prossime tappe del progetto riguarderanno la possibilità di effettuare direttamente il download dei dati che comunque, già oggi, possono essere liberamente scaricati attraverso la piattaforma SIOPE. Sarà poi prodotta una progressiva estensione dei criteri di ricerca, visualizzazione ed analisi dei dati e implementato il progressivo allargamento degli Enti all’intera Pubblica amministrazione.
Ma la sfida forse più importante riguarda la fatturazione elettronica. Dal 31 marzo 2015 tutti i fornitori di PA locali dovranno inviare obbligatoriamente fatture elettroniche, così come già fanno i fornitori delle PA centrali dal 6 giugno 2014. Con la fatturazione elettronica sarà possibile incrociare i dati di SIOPE con quelli delle fatture (che contengono, tra le altre cose, il dettaglio dei beni e delle quantità). Questo permetterà di arricchire esponenzialmente le informazioni disponibili e quindi di produrre ricerche e comparazioni con un maggior livello di dettaglio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Dicembre 2014
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