Cocaina dalla Bolivia a Parabiago, arrivano le condanne

Pene tra i 2 anni e 9 mesi e i 6 anni per i componenti del gruppo legato al calabrese Paolo Porcino, vecchia conoscenza nell'ambito del traffico di stupefacenti. Importavano cocaina purissima via Malpensa

guardia di finanza malpensa cristina ria gianluigi fontana

Sono arrivate le condanne per il cartello della cocaina di Parabiago che importava polvere bianca dalla Bolivia e dal Perù. L’indagine che portò all’arresto di 8 persone era stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Malpensa e dal sostituto procuratore Cristina Ria (al centro nella foto) che erano risaliti ad un’organizzazione criminale composta da 8 persone facente capo a Paolo Porcino, calabrese di 67 anni con precedenti in ambito di traffico di stupefacenti. Basti pensare che nel 1992 era già ritenuto un personaggio di spicco della ‘ndrangheta al nord e venne arrestato dalla Direzione Distrettuale Antimafia per un traffico da 110 kg di eroina. Era lui a finanziare l’intero sistema grazie alle sue disponibilità economiche non indifferenti.

Gli inquirenti erano partiti nel 2013 dall’arresto di un corriere bresciano proveniente dal Perù via Madrid con 12 kg di cocaina purissima nascosta nei vestiti, impregnati di stupefacente allo stato liquido fino a risalire al gruppo familiare che gestiva il traffico fino alla vendita della sostanza – tagliata – alle piazze di spaccio dell’hinterland milanese e dello stesso capoluogo. Durante le indagini erano state ricostruite almeno altre 4 importazioni delle quali due bloccate dalla polizia peruviana alla partenza, una fallita per motivi burocratici e una quarta per la rinuncia del corriere. Altro particolare emerso dall’indagine è che il gruppo aveva un importante appoggio logistico proprio in un carcere boliviano dove Vincenzo Neglia – da detenuto – aveva a disposizione un telefono e un computer con connessione internet per organizzare i viaggi coi corrieri.Tutti i personaggi erano legati tra di loro da legami parentali.

Per Paolo Porcino, Angelo Bottaro, Vincenzo Neglia, Michelangela Zocco, Davide Mazzolla, Carmelo Iacono (abbreviati e patteggiamenti) il giudice per l’udienza preliminare ha inflitto pene tra 2 anni e 9 mesi e 6 anni escludendo l’aggravante dell’articolo 80 . La Procura aveva chiesto pene più alte e proprio per questo farà appello. Andranno a dibattimento Mariangela Neglia e Stella Labrina.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Marzo 2015
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