Tra luci d'acqua e funghi coi tronchi, ecco il make up dei giardini estensi

Luci scenografiche, parapetti in castagno, acciottolato nuovo, sistemazione dei muri laterali, ceppi intagliati come in Val di Fassa, 70 nuove piante. Sono questi i principali interventi di manutenzione ai Giardini Estensi

Luci scenografiche al laghetto dei cigni, parapetti in castagno naturale per mezzo chilometro, acciottolato ripristinato, sistemazione dei muri su via Verdi e alla Caprera, ceppi intagliati come in Val di Fassa, 70 nuove piante tra carpini, querce, tigli.

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Sono questi i principali interventi di manutenzione ai Giardini Estensi, illustrati oggi 27 marzo 2015 in un sopralluogo con l’assessore alla Tutela Ambentale Riccardo Santinon, il capo attività del Verde pubblico Pietro Cardani, le tecniche Chiara Barolo e Ilaria Merico che con l’architetto Valeria Marinoni e Lorenza Castelli hanno firmato il progetto con il benestare della Sovrintendenza. Il costo totale delle opere messe in campo è di 180 mila euro.

«Alla base c’è una ricerca storica approfondita, partendo dai rilievi catastali teresiani» ha spiegato Cardani. I lavori sono già iniziati e termineranno entro metà maggio (sono stati appaltati a diverse aziende: per la potatura piante a Marchini Piante di Busto Arsizio, per la sistemazione parti edili a Borri Angioletto Costruzione Giardini di Morazzone, per le analisi tomografiche a Fitoconsult di Varese, per l’ illuminazione del laghetto a Intertronic di Varese, per l’acciottolato e il ripristino viali a Vanoni Giardinaggio di Bodio Lomnago).

«Sono lavori di manutenzione che non potevano più essere rimandati – ha spiegato l’assessore Santinon  – renderanno i Giardini più accoglienti e sicuri. Mentre confermo che i calocedri (i cipressi californiani oggetto mesi fa di una clamorosa protesta quando sembrava dovessero essere abbattuti, ndr) non saranno tagliati, anche se i centenari Tassi che stanno loro a fianco stanno soffrendo per la mancanza di luce sufficiente».

muri che danno su via Verdi, quelli della parte di Villa Mirabello e dell’area Caprera verranno consolidati: sull’area Caprera con tiranti in acciaio, come indicato dalla Sovrintendenza, mentre verso via Verdi saranno invece posizionati parapetti in ferro, per aumentare la sicurezza di chi è nei giardini. Le staccionate, che oggi sono in legno di pino fresato, nella maggior parte usurato o marcito, verranno rifatte: più precisamente per un totale di 515 metri lineari. Verranno realizzate con castagno naturale non trattato (“come si usava nel ‘700” ha precisato Cardani) e rialzate fino a 110 centimetri per metterle a norma.  I pilastrini in roccia saranno consolidati utilizzando gli stessi materiali: l’intervento costa 27 mila euro. E anche i vialetti acciottolati saranno sistemati.

Il laghetto dei cigni è stato innanzitutto svuotato per la pulizia ordinaria; ma sarà controllata anche l’impermeabilizzazione e saranno posizionati 16 faretti a led per l’illuminazione scenografica.

Nella zona del  Roccolo di Francesco d’Este sarà tolta la ringhiera in ferro che circonda l’ex pista di pattinaggio realizzata negli anni ’60. Verrà posizionato su tutta l’area del calcestre «Così che possa essere possibile comunque creare un campetto di basket» ha precisato l’assessore Santinon. «Proprio stamattina incontrerò anche i responsabili del Progetto Zattera che sono interessati alla gestione di quest’area che potrebbe diventare un nuovo spazio soprattutto per i bambini» ha anticipato Santinon.  Sempre in quell’area sono stati mantenuti ceppi di alberi che saranno intagliati e faranno parte di un percorso per i più piccoli, come si usa ad esempio in Val di Fassa.

In tutto, saranno piantati 70 nuovi alberi: 50 saranno carpini che andranno a rinvigorire lo storico carpineto settecentesco (alcuni carpini hanno ben 250 anni), e 20 tra tigli e querce su tutta la superficie dei Giardini. Sarà creata una quinta con nove carpini per mascherare il parcheggio di via Verdi.

Sopra il Belvedere, al limite con la zona di Villa Mirabello, sono stati potati 30 carpini del Teatrino del Duca d’Este. Sarà messa in sicurezza la torretta. Sempre nel parco Mirabello, manutenzione straordinaria al Cedro del Libano: saranno sostituiti o revisionati 30 cavi di diversa portata, a seconda della dimensione dei rami. La fontana davanti al Museo sarà ripristinata, con maioliche a mosaico e una nuova impermeabilizzazione: per il passaggio dell’acqua sarà attivato un sistema di riciclo. Per il Ninfeo settecentesco invece si stanno svolgendo analisi e ricerche storiche per recuperare immagini dei fauni decapitati, e poterli così ristrutturare in modo corretto.

L’assessore Santinon ha infine confermato che non saranno tagliati i cipressi “della discordia”, quelli che hanno provocato una protesta plateale quando si è pensato di abbatterli:  i 2500 euro previsti per l’operazione sono stati stralciati.

Anche se c’è chi non è ancora d’accordo:  «Se i cipressi fossero stati italici si sarebbe potuto procedere alla potatura secondo l’antica tecnica dell’ars topiaria – ha aggiunto Cardani – Essendo invece californiani non si può intervenire per dare la sagoma geometrica tipica dei giardini alla francese». Il tecnico ha poi spiegato il motivo per cui sarebbe necessaria almeno una potatura dei cipressi: «I tassi che vengono coperti dall’ombra dei cipressi soffrono: mostreranno così nel tempo una chioma asimmetrica per autopotatura nelle zone prive di radiazione solare».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Marzo 2015
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