Eccoci

Dopo sei anni il giornale cambia. Al centro resta la comunità dei lettori con l'attenzione al racconto e alle storie. Dopo tante stagioni siamo arrivati sopra le 120mila visite, ma ci muoviamo ancora come una start-up

La redazione di VareseNews

Dall’ultima volta sono passati sei anni. Un’altra epoca storica per Internet. Pensate solo che lo smartphone aveva fatto la sua comparsa da pochi mesi.

Varesenews cambia e stavolta non si tratta di un semplice restyling grafico. C’è un cambio di passo, seppur attenti alla nostra storia. Al centro del nostro lavoro resta la comunità e questa occupa uno spazio importante nel giornale. È una scelta precisa che ci contraddistingue da sempre. Ora assume un valore ancora più forte perché nel 2009 era davvero un’altra storia. I social network allora erano patrimonio di pochi e per vedere Varesenews per il 98% dei lettori era necessario un computer.

Oggi viviamo immersi nell’epoca della condivisione e dei social e soprattutto, grazie ai dispositivi mobili, siamo sempre connessi. Il nostro lavoro è dentro questo nuovo ecosistema della comunicazione.

Nel frattempo, tra computer, smartphone, tablet ed app, siamo arrivati a superare stabilmente le 120mila visite al giorno. La comunità che si muove sui social è imponente e sta caratterizzando sempre più il mondo dell’informazione.
Varesenews quindi non poteva non cambiare. Ci stiamo rendendo conto che il nostro progetto assomiglia sempre più a una continua start-up. Le dimensioni continuano a crescere, ma non c’è possibilità di routine. Questo non per via delle notizie che ogni giorno sono diverse, ma per un intero sistema che richiede continua flessibilità e spirito di cambiamento.

Una delle nostre centrali energetiche è proprio questo modo di interpretare il lavoro. Non è sempre semplice e non sempre ci riesce come sarebbe necessario, ma del resto Varesenews è come una relazione affettiva, per costruire e vivere il proprio progetto si deve esser in due. In questo caso noi che ci lavoriamo insieme con voi che ci leggete.

La nostra idea è che questo rapporto funzioni bene non per far si che siano interscambiabili i ruoli, e nemmeno perché si arrivi a una fusione. La relazione cresce e migliora nella valorizzazione di entrambi i soggetti. I lettori diventano così sempre più protagonisti del giornale con una guida professionale che si assume la responsabilità delle proprie scelte. Insieme costruiamo la narrazione delle nostre vite. Noi che ci lavoriamo e voi che percorrete con noi il cammino di questo straordinario progetto.

L’idea forte del nuovo Varesenews resta la comunità. L’attenzione all’ascolto e alle storie.
Noi siamo fatti di storie, e sono le nostre storie che costruiscono e formano il mondo. Non sono solo quelle scritte dagli altri. Scrivere le nostre storie è un diritto e un dovere, affinché la nostra vita, quella di ciascuno di noi, possa trovare finalmente una dimora. Fili, stili, orditi e trame diverse, per non essere raccontati e imbrigliati, o rappresentati, da un’unica tela.
Scrivere, raccontare è saper trovare l’arte di vivere insieme all’Altro, nello scambio, nel riflesso, con l’Altro. Scrivere, come afferma Zygmunt Bauman, “mi invita e invita a dischiudere la possibilità di sfuggire all’isolamento dell’esistere, mi chiama ad essere – che, diversamente dalla mera esistenza, – è inconcepibile senza il condividere”.

Vi renderemo sempre più protagonisti di questa scelta. Insieme possiamo provare a migliorare e a rendere più accogliente e sereno il nostro vivere quotidiano. Non potremmo mai tacere le notizie dolorose, fastidiose, brutte. Fanno parte della nostra vita. Insieme però possiamo favorire la positività e soprattutto la voglia di sognare.

Sei anni fa chiudemmo il racconto delle novità paragonando il lavoro allo spettacolo. Non è cambiato. Noi siamo i musicisti sul palco, ma la riuscita di una serata è il mix di tanti elementi. Primo tra tutti chi partecipa al concerto perché canta, balla, grida, applaude, si emoziona, chiede, condivide, riprende momenti e costruisce così un’atmosfera carica di energia. Tutto questo è reso possibile dal lavoro di tante persone che spendono la propria professionalità perché tutto vada nel modo migliore.

Nel nuovo Varesenews questi sono: Matteo e la sua paziente squadra di Edinet che dalla Liguria e dal Veneto hanno costruito con una pazienza incredibile giorno dopo giorno la nuova piattaforma; Paolo, il nostro splendido compagno di viaggio dal 2001, il giornale senza di lui non ci sarebbe, da Dresda ha continuato a progettare e camminare con noi; Luca che con la sua Ngi/Eolo ci accompagna nella parte più delicata che è l’infrastruttura tecnologica; Dario che da dietro le quinte permette alle macchine di fare il proprio dovere; Gabriele e la sua 4W partner di molta parte del settore business; e per finire, tutti i nostri soci che, dopo quindici anni di Varese web e quasi diciotto di Varesenews, continuano a credere in un progetto che allora sembrava un fatto di visionari un po’ strani, e che oggi rivela tutta la propria importanza per la nostra terra e non solo.

Buon cammino e grazie di esserci.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

La libertà è una condizione essenziale della nostra vita. Non ci può essere libertà senza consapevolezza e per questo l’informazione è fondamentale per ogni comunità.

Pubblicato il 13 Aprile 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da simone_hotelungheriavarese

    Complimenti ragazzi e buon lavoro!

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