Il Tarlisu e la Bumbasina sul canovaccio pensato dagli studenti del Tosi

Ideato all'interno di un progetto scolastico. È in vendita nel negozio della famiglia di Giovanni Sacconago, patron della Famiglia Sinaghina. La scuola userà il ricavato per finanziare attività interne

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Il Tarlisu e la Bumbasina, le maschere di Busto Arsizio, da oggi diventano anche un elemento di arredo per casa o un “souvenir” tipicamente bustocco. A realizzarlo sono stati gli studenti dell’Ite Enrico Tosi di Busto Arsizio all’interno di un progetto a cui hanno partecipato (vincendo un premio) nei mesi scorsi, Label europeo per le lingue.

«Nato con l’obiettivo di promuovere il senso di appartenenza al territorio – spiega la scuola – , nel rispetto delle identità plurime, e l’attenzione all’etica del lavoro e alle sue tradizioni, il progetto ha realizzato anche un prodotto finito che intende contribuire alla promozione turistica della città di Busto Arsizio: il Tarlisu e la Bumbasina, una delle poche icone della Città di Busto Arsizio, che ne riflettono la tradizione industriale, sono state riprodotti su uno strofinaccio».

Il canovaccio è in vendita da giovedì 7 maggio in un negozio che ha deciso di sostenere l’iniziativa non certo a caso: è Rig House, punto vendita di oggetti di arredo per la casa che si trova a Sacconago, frazione di Busto. Il negozio è della famiglia di Giovanni Sacconago, il patron della famiglia sinaghina e “papà” del Tarlisu e della Bumbasina, scomparso nel 2013. La parte di ricavato che andrà all’Ite Tosi verrà utilizzata dall’istituto stesso per finanziare attività scolastiche. «Un progetto ambizioso, che siamo fieri di supportare», commentano sulla loro pagina Facebook.

Valeria Vercelloni
valeria.vercelloni@varesenews.it
Pubblicato il 08 Maggio 2015
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