Riaprono i rifugi bustesi in Val Formazza

Il Cai riapre i due rifugi formazzini Città di Busto e Maria Luisa. I due punti di riferimento per gli escursionisti sono stati rinnovati e ammodernati

rifugio alpino Val Formazza

Anche quest’anno gli escursionisti che percorrono le montagne formazzine non mancheranno di trovare l’accoglienza nei due rifugi del Club Alpino Italiano – Sezione di Busto Arsizio. 

Il CAI bustese continua infatti l’opera iniziata dai fondatori della sezione che oltre 80 anni fa decisero di costruire queste case al servizio agli alpinisti ed escursionisti fra le montagne delle Alpi Lepontine.

« L’impegno è oggi -come sempre- quello di renderle sempre più accoglienti e confortevoli, nonostante le difficoltà derivanti dall’ambiente di alta montagna che mette a dura prova qualsiasi struttura posta in quota rendendo necessari frequenti e non sempre agevoli interventi di manutenzione» scrivono nel comunicato di presentazione.

Sono infatti numerose le opere di sistemazione e miglioramento che sono state effettuate negli ultimi anni,  ed anche in questa stagione estiva (che è quella che consente di effettuare gran parte delle attività in quota) sono previsti e già pianificati diversi interventi, sia al rifugio Città di Busto che al rifugio Maria Luisa.

Il Rifugio Città di Busto è posto nei pressi del Pian dei Camosci a 2480 metri di quota è raggiungibile in circa 2 ore e 30 minuti dal parcheggio posto ai piedi della diga di Morasco,  poco a monte della frazione Riale di Formazza con un facile sentiero, che fra l’altro è stato recentemente ben sistemato dal servizio forestale della Regione Piemonte.

A conferma della grande cura con cui il custode Marco Valsesia gestisce il rifugio, è giunta poche settimane fa la notizia del conferimento al rifugio Città di Busto del prestigioso riconoscimento “Marchio di Qualità Ospitalità Italiana”, promosso dalla Camera di Commercio del Verbano-Cusio-Ossola.

Questo premio, il cui attestato è stato consegnato nel corso di una cerimonia a Baveno, intende valorizzare l’ospitalità e l’offerta turistica di eccellenza delle strutture ricettive.

Nel 2013 la sezione bustese del CAI ha promosso il restauro e messa in sicurezza del percorso, originalmente realizzato nel 1949 dalla sezione, denominato “Sentiero Castiglioni” che collega il rifugio Città di Busto con il passo del Gries, al confine svizzero.

Percorrendo questo sentiero, destinato agli escursionisti esperti, si presentano indimenticabili scorci sulle montagne della val Formazza, all’Arbola al Basodino, e sul ghiacciaio e lago del Gries, posti in territorio elvetico.

Chi invece volesse ammirare più da vicino il Ghiacciaio dell’Arbola, può in circa un’ora di cammino percorrere la Piana dei Camosci per poi dirigersi con un facile sentiero alla diga Enel del Lago dei Sabbioni, ai piedi del Hohsandhorn, cima di circa 3200 metri di altezza.

Il rifugio Maria Luisa, che si trova in alta Valtoggia a 2160 metri di quota, è raggiungibile in cira 1 ora e mezza di cammino dal parcheggio della frazione Riale di Formazza. L’itinerario si svolge prevalentemente su una strada non asfaltata di servizio della diga del lago Toggia, non percorribile dalle auto, e pertanto non presenta alcuna difficoltà.

Il rifugio, da diversi anni gestito con particolare competenza e cura da Giovanni Maceraudi,  è molto frequentato da escursionisti italiani e svizzeri ( e nella stagione invernale e primaverile anche da sci alpinisti e ciaspolatori),  ed è una meta particolarmente adatta anche a chi si vuole avvicinare alla montagna in un ambiente particolarmente suggestivo.

Una facile passeggiata, con partenza dal rifugio Maria Luisa, è quella che in un’ora circa di cammino sulla pianeggiante strada lungo la riva del lago Toggia permette di raggiungere il Passo San Giacomo, al confine svizzero, da cui è possibile ammirare la val Bedretto e le montagne della zona del Gottardo.  Chi desiderasse percorrere un itinerario più impegnativo può  -ed è uno fra i numerosi itinerari con partenza dal rifugio- addentrarsi nella vicina Valrossa e proseguire poi verso la punta di Elgio ad oltre 2800 metri di quota.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Giugno 2015
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