Laveno, i fuochi e una vocazione turistica scomparsa
Il rischio fondato di perdere le celebrazioni del Ferragosto fa discutere. Le considerazioni di una lettrice sulla situazione della cittadina in cui vive

Laveno rischia di perdere il proprio, celebre Ferragosto: costi troppo alti da sostenere per un’amministrazione da poco in carica che, a quanto pare, si trova a fare i conti con una situazione finanziaria difficile.
Dopo la notizia, che abbiamo riportato domenica mattina, registriamo oggi un’interessante lettera di Dania Guggiroli che fa il punto non solo sullo spettacolo pirotecnico ma anche su una vocazione turistica che, in riva al golfo, sembra essere svanita per tanti motivi.
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Il declino di Laveno è cominciato con la dismissione delle fabbriche e delle principali strutture per il divertimento. Il turismo così concepito non produce benessere ai cittadini: è concentrato di domenica e solo per metà della stagione estiva ed offre solo bar, gelaterie ed una passeggiata sui marciapiedi. I giovani lavenesi di un tempo ricordano tre discoteche, un cinema, la fiera, il luna park a pieno regime, una radio ed una televisione privata, un circolo velico, una squadra di canotaggio. Oggi per divertirsi devono andare altrove. Fa comunque specie che i commercianti, i soli ad avere vantaggi economici dal ferragosto lavenese, non finanzino l’evento dei fuochi. Quanto alla movida… a tener svegli i lavenesi ora c’è il rumore dei pneumatici sulle buche delle strade ed i “tu-tung” dei tombini traballanti e sprofondati nell’asfalto.
Non sono di Laveno ma ci vado spesso avendo un conoscente che ha preso residenza da pochi anni. Qualche tentativo di smuovere le acque c’è stato, basta pensare al nuovo complesso di lusso. Ovviamente sarebbe bello poter disporre di servizi legati al lago, un circolo velico come si deve per esempio, dei locali notturni opportunamente collocati che convivano con i residenti e che attraggano un turismo di qualità.
A tal riguardo mi chiedo come si possa concedere il permesso a costruire un complesso di abitazioni/hotel così lussoso a fianco al porticciolo, incassare gli oneri di urbanizzazione, per poi non avere in cassa qualche migliaio di euro per rinnovare la tradizione dei fuochi lavenesi.