Novartis e Fondazione Cariplo sostengono i giovani start-upper

BioUpper è un programma biennale di formazione e training per finanziare nuove idee di impresa nel campo delle scienze della vita

scienziati ricercatori

In un Paese dove il venture capital è quasi inesistente, è normale che a finanziare le giovani imprese innovative siano altri gruppi industriali e fondazioni. Novartis Italia e Fondazione Cariplo hanno dato vita al progetto BioUpper per aiutare i giovani start-upper a elaborare, formalizzare e presentare nuove idee di business nel campo delle scienze della vita. Il programma durerà due anni e accompagnerà i giovani in un percorso strutturato premiando le iniziative ritenute più meritevoli con un contributo economico. Le aree di intervento sono quelle della medicina, biotecnologie applicate alla salute, medicina rigenerativa, medicina personalizzata, nutraceutica, software applicativi per la salute, servizi di e-health, dispositivi medici e strumenti per la diagnostica.

La partnership intende dare linfa ad un segmento della ricerca che, se applicata alle esigenze del sistema produttivo italiano, può divenire un volano per la crescita e l’occupazione. I dati odierni della bioeconomia legata alle life sciences in Italia attestano che, in termini di fatturato, il settore supera i 7.400 milioni di euro (in crescita del 4,3% rispetto al 2013) con una filiera che conta oltre 200 imprese e un ammontare di investimenti in R&S di 1.413 milioni di euro (+ 4,2%).

«Il nostro paese deve poter investire sui suoi cervelli migliori, favorendo l’incontro tra il sistema industriale e i ricercatori maggiormente preparati. Solo così saremo capaci di sostenere lo sviluppo economico, sociale e occupazionale italiano» dice Guido Guidi, Head Pharma Region Europe Novartis. «L’industria, affiancata da soggetti istituzionali e accademici, deve poter svolgere un ruolo trainante per colmare il divario tra la ricerca di base e il raggiungimento di outcome concreti per l’innovazione” continua Guidi “Bisogna riconoscere ai privati la capacità e il ruolo di partner ideali nella valorizzazione delle giovani risorse del paese, al fine di sostenere lo sviluppo di startup innovative e di idee imprenditoriali di successo».

«Questa iniziativa è un nuovo esempio di come oggi la filantropia può essere leva per far nascere e crescere iniziative imprenditoriali che creino occupazione, soprattutto per i giovani – aggiunge Giuseppe Guzzetti presidente di Fondazione Cariplo – che vadano a beneficio della collettività.  Certamente le attività in campo biomedicale svolte grazie all’iniziativa lanciata con Novartis raggiungeranno questi obiettivi. La Fondazione ha da tempo intrapreso la via delle partnership, anche a livello internazionale, perché i problemi che ci troviamo di fronte si possono affrontare solo lavorando insieme».

Le modalità di partecipazione, la piattaforma di training e accelerazione e il ruolo dei partner coinvolti nel progetto BioUpper saranno presentati nel corso di una conferenza stampa a Roma il 30 settembre prossimo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Settembre 2015
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